Tigre non ha nulla in contrario sul fatto che il vampiro vada con Paolo, ciò gli renderà più facile trasportare Erebo

"Henry Potter non mollare la presa fino a quando non sarò io a dirtelo"

Detto ciò Tigre cade in uno stato di concentrazione, dalla sua gola vista un lieve ruggito, un ringhio in realtà, che alternato ad un ululato velato dalla sua bocca chiusa ricorda una cantilena, un lamento melodico, dando l'idea a chi lo ascolta di avere sentito un lupo intonare una ninna nanna. L'aria attorno a sé sembra deformarsi alterando l'ambiente visto dagli occhi, allo stesso modo in cui le lacrime che riempiono gli occhi deformano la luce che arriva al cristallino. Ma al termine della cantilena del lupo l'ambiente tutto attorno non ritorna nelle sue linee originarie e perfette, ma rimane deforme e grottesca, rivelando ciò che prima era tenuta nascosto, come se quel pianto che riempiva gli occhi non abbia fatto altro che rivelare l'anima di quel posto.
Tigre rimane qualche istante a guardare la stanza prima di rivolgere la parola al mago

"Erebo, siamo arrivati, puoi anche, ansi toglimi le mani di dosso se non vuoi che te li stacchi a morsi, comunque ti consiglio di non allontanarti da me, se quello che vedi in questa stanza ti sembra strano non preoccuparti, quello che c'è fuori oltre ad risultati più strano sarà molto più pericoloso di qualsiasi altra cosa che avrai visto. Ora vedi quella sorta di guinzaglio che parte dal serpente e che lo avvolge come una strana emanazione? Quello che parte da quel tavolo? Be dobbiamo seguirlo fino a raggiungere l'altro capo, in modo da trovare chi o cosa lo controlla e lo emana, ma prima aspettiamo che arrivino anche gli altri due"

Appena Tigre inizia la sua cantilena, Erebo poggia il cappello sulla testa e sgrana gli occhi nel vedere l'immagine tutto attorno a sé deformarsi, strofina l'altra mano, quella libera sugli occhi, pensando che il viaggio avesse fatto accumulare lacrime sugli occhi, ma nulla, ciò che vedeva era reale, per quel che possa essere reale un mondo alieno e interconnesso col mondo che fin poco prima lui conosceva, il mondo materiale. Appena arrivati toglie subito la mano dalla spalla del lupo a sentire la sua minaccia, usandolo per sistemarsi la giacca e per muovere appena il cappello. Ora segue le istruzioni di Tigre, infatti anche lui ora adesso riesce a vedere quell'area che avvolge il serpente e che con un appendice si dirige aldilà della stanza, e mentre ascolta osserva tutta la stanza, notando le sue deformità nonché la nuova visione del mondo come se questo lato della realtà non fosse altro che un mondo equivalente al primo ma dipinto da quei nuovi pittori stravaganti del cubismo, dei futuristici e dell'arte della metafisica, del dadaismo e del surrealismo o del suprematismo che hanno riempito le gallerie darti da un secolo e poco più, tra i possibili artisti sembrava avere un posto donore Picasso e tutti quegli artisti che della loro visione folle del mondo ne hanno fatto la loro arte ed il loro inferno.

"Bene, aspettiamo che arrivino gli altri prima di proseguire"