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Appartamento in villa composto da 6 stanze, grande salone con camino, tripli servizi, con disimpegno, cantina, taverna e mansarda, garage triplo. Ampio giardino, piscina. Vasca e doccia idromassaggio. Sauna. Termoautonomo, aria condizionata, zanzariere. 
Edited by Lies - 4/10/2013, 23:55
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Jack_spade.
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L'appartamento, situato subito all'esterno del centro al limitare della zona nord, si presenta non eccessivamente grande all'esterno, con gli spazi all'interno ben suddivisi in modo da risultare spazioni e arieggiati. L'arredo, decisamente di classe, presenta un paio di opere di autori minori, alcune sculture dall'aspetto inquietante, e più di un pezzo di design storico. La casa viene mantenuta in ordine da una colf che si presenta un paio di volte a settimana. SPOILER (clicca per visualizzare)
All'interno del garage più ampio, Alex ha provveduto ad allestire un laboratorio d'arte, nel quale conserva anche tutto il suo materiale attinente al mondo della magia. Libri, appunti, e centinaia di pagine di rappresentazioni di ciò che ha visto e sentito dal suo risveglio. Il locale è dotato di una videocamera di sicurezza e serrature robuste, ma nessuna protezione particolarmente incisiva.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Jack_spade - 26/2/2016, 21:58. -
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Alex si rigirò ancora una volta nel letto, sbuffando sottovoce. Accanto a lui, la sua ultima conquista dormiva profondamente, emettendo piccoli fastidiosi sospiri che non lo lasciavano dormire. Si sollevò leggermente sul gomito e fece scivolare le dita sul comodino, alla ricerca a tentoni del cellulare.
-Merda!- Bisbigliò, ricordandosi che era in una tasca dei pantaloni abbandonati da qualche parte in giro per la casa. Cercò di ricordare dove fossero, tuttavia i resuidi dell'alcol che aveva bevuto rendevano ogni suo ricordo delle ultime ore vagamente sfocato.
Si soffermò qualche secondo a contemplare l'oscurità, nel punto in cui avrebbe dovuto trovarsi la schiena nuda della ragazza, mentre realizzava che effettivamente non aveva alcuna voglia di dormire. Alla fine con un ulteriore sbuffo, si alzò e si diresse fuori dalla stanza in direzione del salone. A piedi nudi percorse i pochi metri che lo separavano dal divano.
Sopra di esso lo aspettava un album con gli schizzi del suo prossimo progetto e, cosa molto più appetibile in quel momento, un pacchetto di sigarette dunhill, le sue preferite, e l'accendino.
Ne accese una con la massima calma, e si sedette in divano a fissare il vuoto e ricordare tutto ciò che aveva osservato durante il giorno, in attesa che lo colpisse un barlume di ispirazione per iniziare a creare.. -
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La giovane che si trovava nell'altra stanza, accortasi inconsciamente di essere la sola nel letto, cominciò a svegliarsi. si stiracchiò e si mise a sedere.
Raccolse intorno a sé il lenzuolo e decise di alzarsi. Non lo fece subito, in effetti stava cercando di ricostruire gli avvenimenti che l'avevano portata in quel letto. Non ci riuscì. Troppo alcol o troppo... tutto il resto. Tenendo il lenzuolo avvolto intorno al corpo, si alzò e decise di andare nell'altra stanza. Forse rivedere la persona con cui aveva passato la notte le avrebbe fatto ricordare qualcosa.
Sul pavimento cominciò a cercare la biancheria e i suoi vestiti, anche se sugli ultimi sospettava che fossero nell'altra stanza, non sarebbe stata la prima volta, del resto... Cercare al buio non è possibile, quindi accese la luce di una lampada, quella sul comodino. Non che rischiarasse iù di tanto, ma almeno le permise di trovare la biancheria. La indossò e si recò nella stanza attigua.. -
Jack_spade.
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Alex soffiò una nuovola di fumo in aria, spostò uno sguardo pigro sulla ragazza, senza dirle nulla. Dopo aver seguito i suoi movimenti per qualche secondo tornò a fissare il vuoto. Portò di nuovo la sigaretta alla bocca ed inspirò profondamente.
Quella calma gli appariva stranamente innaturale, ma il silenzio era gradevole, e voleva farlo durare il più a lungo possibile.
Attese quindi che fosse la ragazza la prima a dire qualcosa.. -
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La ragazza si mise a fare il caffè. Strano come in una casa si riesca sempre a capire dove si trova la moka.
Ogni tanto lanciava qualche occhiata al giovane sul divano.
"Però!!!"
Finito di preparare il caffè, ne porta una tazza al ragazzo e torna al tavolo per bere la sua tazza. Si appoggia al tavolo con le gambe incrociate. Dorseggia il caffè. Alla fine chiede. «Ieri sera?» Si vergogna a dire che non ricorda nulla.. -
Jack_spade.
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Prese in mano la tazzina, dando uno sguardo lievemente scettico al liquido scuro al suo interno. "Perché diavolo non ha usato la macchina per il caffè?" Si chiese, pensando alla miscela brasiliana che aveva acquistato di recente. Alla fine finse di sorseggiarlo delicatamente, quindi appoggiò la tazza ancora piena sul tavolino accanto a lui.
-Ho paura di si- le rispose in tono perfettamente serio, mentre si alzava con la sigaretta ancora in mano e andava a recuperare il telefono -Ci siamo sposati!-
Lasciò passare qualche secondo prima di ridacchiare leggermente alla sua stessa battuta.
-No dai sto scherzando. Ci siamo solo ubriacati e divertiti un po'. Rilassati.- Inspirò pigramente un altra boccata di fumo, mentre con la mano sinistra accendeva il cellulare e dava un'occhiata all'ora e ai messaggi ricevuti.
-Comunque io dovrei mettermi a lavoro. Vuoi che ti chiami un taxi?- le chiese tranquillamente, lasciando intendere con nonchalance che era venuto per lei il momento di andarsene.. -
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Alla frase "ci siamo sposati" mille pensieri le affollano la testa. il più grosso di tutti però è "MA IO SONO GIA' SPOSATA!!!!"
Quando poi il ragazzo rivela lo scherzo sospira sollevata. Finisce il caffè che stava andando di traverso e posa la tazzina nel lavello.
Alla richiesta se deve chiamarle un taxi, guarda prima fuori dalla finestra. Vede la Cupola vicina, molto vicina, dunque deve trovarsi in centro.
Quindi risponde "Sì, grazie. Sono distante da dove devo andare."
Poi comincia a raccogliere i vestiti dal pavimento del salotto, per poi andare in bagno a sistemarsi e a completare la vestizione. Nel raccogliere i propri, raccoglie anche la camicia e i pantaloni di Alex, li posa accanto a lui sul divano.
Dalla tasca dei pantaloni esce un biglietto da visita.. -
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Il mago compose il numero del servizio taxi, mentre ancora nudo iniziava a girare per la stanza raccogliendo le sue cose. -Pronto? Buongiorno anche a lei. Avrei bisogno di un taxi a questo indirizzo...molto gentile da parte sua...grazie e arrivederci- Chiuse la conversazione con una certa rapidità, dettata principalmente dal fatto che voleva buttare via quel caffè che gli aveva preparato la ragazza e farsene uno decente.
Mentre parlava notò con la coda nell'occhio il biglietto da visita cadere dalla tasca dei suoi pantaloni. Un elemento decisamente nuovo, e che non trovava riscontro nei suoi ricordi della sera precedente annebbiati dai rimasugli dell'alcol.
"Da dove salta fuori quello?"Chiudendo la chiamata si avvicinò al foglietto misterioso, e diede un'occhiata veloce alle poche righe che ne indicavano il mittente.
Sollevando lo sguardo sulla donna, della quale non ricordava nemmeno il nome, alzò la mano per farle vedere il biglietto. -Scusa per caso sai da chi arriva questo? Ieri prima di uscire non lo avevo.-. -
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La ragazza guarda il biglietto da visita.
"Di ieri sera non ricordo nulla, ma in realtà credo che tu abbia fatto una conquista."
Legge il biglietto. Isabella Fernandez. Il nome le dice qualcosa, ma in questo momento non si ricorda... Non dice nulla e va in bagno.
Si sistema, si lava, si veste nella sua borsetta ha trovato il trucco minimo e sistema anche quello. Mentre mette il rossetto le viene in mente dove ha già sentito il nome. Nel frattempo comincia a ricordare come sia arrivata lì.
Esce dal bagno.
"Il biglietto da visita è di una mecenate. Ha una villa in collina e organizza delle mostre d'arte.". -
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Annuì pensieroso di fronte alle vaghe risposte della ragazza. E continuò ad osservare indeciso il bigletto da visita per qualche minuto, cercando di richiamare alla mente gli eventi che erano trascorsi. Ricordava di essersi messo una camicia e un paio di pantaloni, e di essere uscito con un paio di amici per un drink. Erano andati in un paio di bar in centro, dove avevano intavolato un paio di conversazioni con un po' di ragazze. Ma dal sesto martini liscio con ghiaccio i ricordi iniziavano a farsi confusi, e il biglietto da visita non compariva in nessuno di essi.
Alla fine appoggiò il biglietto sul tavolo, la sigaretta sul posacenere e iniziò a rivestirsi. Si stava abbottonando la camicia quando la "conquista" uscì dal bagno e gli diede qualche ulteriore informazione su questa Fernandez.
"Ora si spiega parecchio" Pensò, mentre rimetteva a posto i pezzi. Evidentemente questa donna lo aveva riconosciuto in uno dei posti che avevano girato la notte precedente, e aveva provveduto a fornirgli il suo numero. Forse per invitarlo a qualche evento o semplicemente per commissionarli qualche opera. "Sarà il caso di approfondire!"
Attese quindi, scambiando qualche parola di commiato con la ragazza, l'arrivo del taxi, e si congedò da lei senza dare alcun segno di volerla richiamare.
Una volta che fu rimasto solo, procedette a digitare il numero indicato sul biglietto e a chiamare la misteriosa mecenate.SPOILER (clicca per visualizzare)In caso risponda.
-Salve, sono Alexandre Lareux. Mi avete fornito il vostro biglietto da visita la scorsa notte.- Spiegò in tono gentile, facendo ricorso allo pseudonimo con il quale era conosciuto nel mondo dell'arte.. -
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Al secondo squillo risponde l'assistente di Isabella
"Buongiorno. Si, sono l'assistente della signora Fernandez. Mi ha lasciato un appunto riguardo a lei, in caso avesse chiamato, ne era certa in effetti. La signora sarebbe interessata ad incontrarla. Sta ospitando una mostra in villa e al termine sarebbe interessata a ospitarne una sua, se lei è interessato alla cosa, naturalmente. Mi ha chiesto di anticiparglielo, in modo da non farle perdere tempo."SPOILER (clicca per visualizzare)In caso di riposta affermativa
"In questo caso la Signora la incontrerebbe personalmente per i dettagli, una di queste sere. Mi dica, ha delle date preferenziali? Vediamo se troviamo una data utile.". -
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Alex soppesò l'offerta. A quanto sembrava questa Fernandez non era esattamente l'ultima arrivata, visto che la ragazza che aveva appena preso il taxi la conosceva. Probabilmente era un personaggio pubblico di Novara, una possibile nuova acquirente e una svolta nella sua vita che ultimamente iniziava a farsi un po' monotona.
-Ma certo che sono interessato.- Rispose dopo aver lasciato passare qualche istante di silenzio, dovuto alle sue riflessioni non troppo rapide. La velocità di pensiero in fondo non era esattamente il suo forte. Il tono che aveva assunto era ingenuo e sorpreso, come se non si aspettasse simili attenzioni.
-La fortuna di essere un'artista è che non ho nessun orario di lavoro da rispettare. Se per la signora Fernandez va bene potrei raggiungerla anche adesso.-. -
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Oh, mi dispiace. In questo momento la signora Fernandez sta facendo il riposino di bellezza. Se volesse, vi potreste trovare questa sera. Sarà certamente possibile. Le va per le 21.00? Ha preferenze per il luogo? . -
Jack_spade.
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-Le 21?- Chiese in tono sorpreso. "È uno strano orario per un incontro di lavoro."
Certo nessun problema. Dove? Mi faccia pensare... Lasciò passare una ventina di secondi mentre cercava di pensare a un luogo adatto, senza che gliene venisse in mente nessuno. Alla fine optò per un ristorante elegante nella zona sud della città in cui andava ogni tanto..
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