Fabbrica

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  1. Drakegem
     
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    Qui è dove avvengono tutti i processi di produzione, dall'acquisizione delle materie prime, alla loro lavorazione fino ad ottenere il prodotto finito: bare, lapidi, vestiti, promufi , trucchi ,auto o qualsiasi altra cosa possa avere a che fare con la morte ma soprattutto con i loro clienti principali...i morti.
     
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  2. Drakegem
     
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    Manlio non lascia attendere i suoi giovani ospiti, infatti si trova da alcuni minuti nel centro dell'immensa hole della sua fabbrica, la "Requiem Aeternam". Come sempre L'aspetto dell'ospite dei suoi giovani invitati è impeccabile, sempre ben rasato, ed ogni ciuffo a suo posto nella sua chioma, veste di nero come ovvio, un nero più scuro e cupo della notte, un bell'abito che rende chiaramente l'idea del suo lavoro. All'arrivo dei giovani due uomini dall'esterno aprono ognuno una delle due grandi porte in metallo, incredibilmente lavorate con sopra rilievi raffiguranti innumerevoli immagini della morte che danza coi vivi. I giovani rimangono chi spaventato e chi sorpreso, ma tutti ipnotizzato da quelle immagini che danno il ben venuto chiarendo cosa spetterà loro vedere o sopportare, ma tutti rimangono incantati a tal punto che una volta totalmente aperte le porte nessuno si accorge dell'arrivo di Manlio Luxincertus, che come uno spettro appare dalla apparente penombra che pervade l'ingresso, ma come Manlio raggiunge una distanza di un paio di metri da loro, sempre restando all'interno dell'edificio decide di parlare a loro, la sua voce sorprende tutti ed ai più li spaventa per la sua improvvisa apparizione.

    "Benvenuti nella "Requiem Aeternam", io sono Manlio Luxincertus, e voi primo o poi conoscerò anche tutti I vostri nomi, ma ora entrate, e seguitemi senza fretta, il viaggio è ancora lungo da essere giunto alla fine"

    Detto ciò Manlio entra portandosi nuovamente all'ingresso della Hope morendo nel bel mezzo, e voltandosi nuovamente verso la calma di ragazzi in parte impauriti ed in parte eccitati o cos'altro, attende che siano entrati tutti, per dare con un cenno con la testa l'ordine dei due suoi uomini all'esterno di rinchiudere le porte dietro di loro. Il rumore che fecero le porte nel chiudersi e il rumore della serratura che lasciava ben intendere che non avrebbero più potuto uscire di li fece traditore non pochi ragazzi, sempre più dubbiosi che fosse stata una buona idea ottenere quella firma dai genitori per fare la gita in quel posto.
    Con volto sterile sensa espressioni Manlio rivolge nuovamente la parola ai ragazzi, prima di proseguire nel viaggio

    "Domande prima di proseguire?"
     
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  3. Cinnamon_
     
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    Non aveva faticato ad ottenere il permesso per quella strana gita che aveva accolto con singolare mancanza d'entusiasmo ma visto l'alternativa, ovvero noiosissime ore di ripasso, aveva scelto d'ottenere il permesso della madre trattenendosi coraggiosamente dallo scoppiare a ridere quando lei commentò sulla possibilità di trovare lavoro in quel campo.

    Ed ora era lì, con addosso dei jeans scuri, una felpa col cappuccio blu scura con davanti alcune stelline bianche disegnate poco sotto l'altezza dei seni e scarpe da ginnastica in previsione del fatto che si dovesse camminare. Più previdente di altri suoi compagni di classe, oltre al cellulare, ch'era sempre con lei, aveva anche un paio di panini... mai andare in gita senza panini ed una bottiglietta d'acqua.

    Risalta per ora sopratutto perchè, pur decisamente graziosa, sembra piuttosto fuori dagli altri gruppetti della classe, i lunghi capelli sono lasciati sciolti sulla schiena e gli occhi si spostano attenti sui rilievi di metallo all'esterno che osserva con sguardo attento curioso ed analitico finendo per sobbalzare al sentire la voce della logo guida

    "Grazie"

    Borbotta prendendosi una gomitata da una delle ragazze ed un'occhiataccia dall'insegnante prima di sorridere adorabilmente, possibile che fosse l'unica che aveva colto la battuta macabra, sospirò appena e scosse il capo quasi incredula prima d'entrare per prima e riprendere a guardarsi attorno, sente la serratura chiudersi ed è di nuovo lei a parlare, guadagnandosi la seconda e probabilmente non l'ultima occhiataccia della giornata

    "Come mai chiudere a chiave la porta? Dove sono le uscite di emergenza in caso di necessità?"

    Un secondo adorabile sorriso, lasciando capire che lei, semplicemente a giocare al topolino in trappola non ci stava, non si sentiva in pericolo ma rivuole il controllo della situazione e lo sta chiedendo con una notevole decisione per un'adolescente o forse è normale che le ragazze di quell'età siano testarde

    "Ah giusto, io sono Giselle"

    Un nome facile da ricordare, nessun dubbio al riguardo.
     
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  4. Drakegem
     
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    Manlio ascolta le domande della giovane ragazza. Non ha dovuto attendere che un altro istante per sentir dire dalla ragazza estroversa dire anche il suo nome. Manlio non si scompone, risponde alla domanda che con diritto meritano risposta

    "Signorina Giselle, Se ad un alpinista mentre sta scalando la montagne e le corde che lo reggono si dovessero rompere, mentre lo sfortunato cade giù, ha una via d'uscita d'emergenza per salvarsi? O se mentre visitate le grotte ed esse vi crollano sopra, vi è una via d'uscita per salvarvi se essa coincide come ovvio col suo ingresso? Ha forse senso dare l'uscita d'emergenza ad un topo mentre è intrappolato nella sua gabbia? O soprattutto a che servirebbe ad un morto mentre riposa chiuso dentro la sua bara? Ma rilassati, questo posto è pieno di uscita di emergenza, ma quella porta non è una di essa, in quanto questa ala dell'azienda è molto antica, precedente alle norme di sicurezza, e per mantenerne intatte le sue bellezze non ha bisogno di tali modifiche, infatti parte dell'edificio dell'azienda non è adibito al publico, apro quest'area dell'azienda solo per eventi particolarmente importanti, e voi, voi tutti lo siete"

    A questo punto pieno di sé Manlio alza le braccia e rivolgendo lo sguardo in alto tenendo gli occhi fissi verso di loro, e con voce tornante prosegue il suo discorso

    "LA "REQUIEM AETERNAM" SOLO PER OGGI PERMETTE A VOI DI VISITARE L'ALA ANTICA DELL'AZIENDA"

    girando su se stesso tenendo mentre gira solo la mano destra in alto per indicare tutto attorno per poi voltarsi nuovamente verso i ragazzi, prosegue adesso con voce pacata

    "Signorina Giselle non è un caso che ho richiesto le autorizzazioni dei vostri genitori, infatti me li sono fatti procurare ansi tempo per evitare dover lasciare alcuni di voi relegato nel pullman perché sprovvisto di esso, come vedrete in seguito parte delle aree che andrete a visitare non sono provviste di uscite di sicurezza, anche le catacombe e le grotte non ne hanno, ma sono ugualmente visitate, ma non preoccupatevi, anche se precedenti alle norme vigenti di sicurezza quelle aree sono state costruite con notevole criterio e giudizio, ora se non avete altro da chiedere proseguiamo con la visita"

    Edited by Manlio Luxincertus - 22/3/2014, 20:23
     
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  5. Cinnamon_
     
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    Lo sguardo della ragazza è decisamente curioso nell'ascoltare quella spiegazione ma tra gli altri ce ne sono di più ansiosi poi lei scuote il capo visibilmente e gli lancia un'occhiata significativa:

    -topolini pronti ad inoltrarsi nel labirinto allora-

    è probabile che, a questo punto una delle insegnanti s'avvicini per sussurrare a Manlio che la ragazza è una nuova arrivata, l'è morto il padre da poco e s'è appena trasferita quel genere di cose per cui si tende a giustificare certi atteggiamenti mentre al contempo lei si guadagnerà la seconda occhiataccia mentre diversi dei ragazzi guardano con molta ansietà la porta quasi indecisi se inoltrarsi o meno.

    -proseguiamo pure, era la mia unica domanda... ne avrò altre più correlate al luogo, non si preoccupi ma per quanto riguardo le curiosità indirette sono soddisfatta-

    Non era probabilmente l'unica ad essersi accorta che la frase di Manlio era tuttaltro che rassicurante ma sicuramente l'unica che avesse provato più il brivido d'eccitazione piuttosto che un improvviso mal di pancia all'idea d'inoltrarsi nell'ala antica dell'azienda. Difatti si mette a capofila dopo quella spiegazione con grande sollievo del precedente capofila in effetti
     
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  6. Drakegem
     
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    Manlio ascolta la ragazza,come tutti gli altri ragazzi del resto, in quanti tutti dicono qualcosa, non necessariamente direttamente a lui, ma compreso che null'altro sarebbe stato chiesto decide di proseguire la visita

    "Bene allora, possiamo andare"

    Manlio volta le spalle ai ragazzi alzanda la mano destra portandola all'altezza della spalla destra, e accendendo con la mano di seguirli sale le scale di destra, per poi dirigersi verso una porta difronte al loro davanti al termine della scalinata, la apre e vi entra percorrendo il lungo corridoio. Vi erano molto porte, quadri e mobili vari e candelabri a parete di ottima fattura e ben lavorati, era chiaro che erano antichi, almeno quanto l'edificio stessi, tutto ciò incuriosiva il gruppetto di ragazzi che incominciarono a parlare tra loro creando un leggero rumorio di fondo che nel silenzio del corridoio si riusciva a sentire chiaramente ogni singola voce

    "Non lasciate che la curiosità vi conquisti, quello che vi è dietro quelle stanze non vi riguarda, per voi sono solo stanze, a voi dovrà interessare la porta in fondo al corridoio"

    Al suono della sua voce i sussurri terminarono, appena dopo si volta parzialmente verso i ragazzi osservandoli e mostrando la spalla destra al gruppetto e la sinistra rivolta in fondo al corridoio, alzando il braccio sinistro dritto e parallelo al suolo con il dito indica la porta in fondo al corridoio nascosta nella penombra.

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    La porta era molto alta lasciando credere che servisse per far passare dei giganti, anche il soffitto del corridoio era molto alto, in fondo era un edificio molto antico, la porta in durissimo legno nero, avena un teschio di metallo che teneva stretto tra i denti un anello di metallo per poter bussare, il teschio era posto ad altezza d'uomo in modo che lo sguardo del teschio potesse guardarti dritto negli occhi. Ora Manlio è difronte ad esso, ed i suoi occhi sono fissi sugli occhi della inquietante figura, afferra l'anello che stringe tra i denti e con scioltezza lo fa sbattere sulla porta facendola risuonare

    "Inquietante vero? In effetti questa era l'intenzione del mio antenato quando lo mise, in modo di rendere chiaro cosa ci fosse ancor prima che qualcuno potesse dirti cosa ci fosse oltre, queste sono immagini di morte, ed è la morte che c'è oltre, ad essa faremo visita, per questo ho bussato, in modo che essi sapendo del nostro ingresso abbiano il tempo di calmarsi e controllarsi per la nostra intrusione. Dovete sapere che alla morte non piace essere presa di sprovvista.

    Detto ciò esce dalla tasca una chiave, e lasciandola scorrere nella serratura la sblocca, ed aprendo la porta vi entra per primo, lasciando dietro di sé l'ingresso aperto alle sue spalle. La luce entrava appena oltra la porta spalancata, non si riusciva a vedere cosa ci fosse dentro. Tutti lo seguono in quanto nessuno aveva intenzione di attaddarsi dietro la soglia della inquietante porta. Appena furono tuti dentro, Manlio nel buio si dirige verso un interruttore o qualcosa del genere in quanto solo il rumore da lui generato dava l'idea di cosa fosse, e qualche istante davanti a tutti si illumina un grande corridoio, e nello spavento di alcuni per l'improvviso scenario che appare a tutti Manlio parla a loro

    "Signore e Signori, vi presento LA MORTE"

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  7. Cinnamon_
     
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    Annuisce prendendo il posto di capofila, come gentilmente chiedo dalle sue compagne e si muove dietro Manlio sulle scale fermandosi davanti alla porta che dava accesso al corridoio pieno di oggetti antichi che osserva anch'ella escludendosi tuttavia dai discorsi, erano dopotutto fuori dai suoi principali interessi e solleva lo sguardo su di lui con un piccolo lampo, non era una pecorella cui dire cosa la riguarda e cosa no ma si morde appena il labbro inferiore restando zitta questa volta ed arrivando alla porta nascosta nella penombra col teschio che tiene l'anello per bussare, mormora solo rifiutandosi di lasciarsi sconvolgere, forse perchè si rende conto ch'è quello l'obbiettivo

    "Certamente pittoresco"

    Lanciandogli poi un'occhiata incredula alle parole successive che avevano fatto presa su altri suoi compagni più che su di lei, alcuni erano probabilmente peggio di lei sotto certi aspetti, del resto per i fan di film horror quell'ambiente era quasi una manna e certo non davvero spaventoso.

    Quando s'accende la luce anche lei sobbalza leggermente fissando quei corpi che sembrano fin troppo veri e realistici e forse lo sono, si guarda attorno e muove un passo in avanti assorbendo quello che sta vedendo con aria pensierosa, poi lancia un'occhiataccia all'indirizzo di Manlio, quasi ostile curiosamente ma non parla, non rivela qualunque emozione sia nata nel suo animo nascondendola in un cupo silenzio, era passata ancora troppo poco tempo dalla morte del padre per tollerare bene quel genere di cose
     
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  8. Drakegem
     
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    Manlio nota la reazione dei ragazzi, non aggiunge altro, lascia che si abituino allo scenario che si è proposto davanti a loro, per poi proseguire la visita, inoltrandosi lungo la sala invitando con un cenno della mano a seguirlo. Si ferma davanti una mummia, e li si rivolge nuovamente ai giovani visitatori osservando la bambina mummificata sopra di se

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    "Forse molti di voi hanno dovuto sopportare o vedere qualcuno sopportare una grossa perdita come una persona cara molto amata come una figlia, una povera creatura così piccola ed innocente. Anche se potrebbe tutto questo sembrarvi macabro in realtà per quelle persone era l'unico modo per rivedere i loro cari, dimenticare la morte per qualche istante , ed illudersi per un solo momento di averlo ancora vivo davanti a sé allevano il loro dolore. Come potete forse capire noi della "Requiem Aeternam" abbiamo permesso a questa gente ad abituarsi gradualmente ad una perdita, aiutandoli pian piano a lasciare andare i loro cari defunti nel loro viaggio."

    Mentre parlava cerca nella folla di giovani una persona in particolare, una giovane ragazza, la trova, la fissa negli occhi e dopo qualche istante le parla

    "lei, signorina, ha detto prima di chiamarsi Giselle, noto che tutto ciò la infastidisce, non era obbligata a venire oggi, penso che sapeva cosa avrebbe visto in questo luogo, qui trattiamo la morte, i cari ormai oltrepassati, comunque se c'è la fa a resistere fra un attimo visiteremo un altra sala sicuramente meno esplicita, altimenti farò arrivare un custode che l'accompagnerà direttamente nell'altra sala, ma se preferisce può farsi accompagnare nel pullman, mi dica lei"

    Manlio osserva Giselle in attesa di una sua decisione
     
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  9. Cinnamon_
     
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    Un sorrisetto ed il pensiero ironico nasce spontaneo che deve averla presa in simpatia da prima ma socchiude leggermente gli occhi a quella richiesta prima di replicare con tono cortese ma l'espressione contratta:

    "Non ho detto niente"

    Solo quello, non sa mentire e neppure nascondere in maniera credibile le sue emozioni ma non ritiene neanche di doversi giustificare per esse, difatti incontra lo sguardo con notevole decisione ed ha una piccola smorfia, un pò infantile in effetti, sul volto grazioso prima d'aggiungere:

    "sono grande abbastanza d'avvisare quando penso di non farcela più"

    Essere trattata come una bambina a diciassette anni dà sempre particolarmente fastidio e probabilmente proponendo di mandarla nel pullman a quel modo l'ha quasi costretta a restare quale che sia l'effettivo interesse o piacere della ragazza nella gita ma si guarda attorno, sopratutto la bambina e sospira piano con malinconia.

    volevo scrivere ieri ma stavo male>_<
     
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  10. Drakegem
     
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    Il signor Luxincertus sorride appena alla risposta di Giselle, non aggiunge nulla a ciò che lei gli dice, si limita a indicare a tutto il gruppo di seguirlo. Passano un paio d'ore, ore in cui i ragazzi guidati da Manlio visitano oltre alle catacombe, anche la fabbrica vera e propria, mostrando le varie fasi della produzione di tutti i prodotti e servizi messi a disposizione dalla "Requiem Aeternam". Al termine della gita tutti quanti si ritrovano da dove avevano iniziato la gita, alla sala d'ingresso dell'ala antica. Mentre i dipendenti di Manlio riaprono le grosse porte in metallo, il padrone di casa si appresta nel fare un annuncio importante.

    "Bene ragazzi, non pretendo che vi siate divertirti, spero almeno che non la dimentichiate. Ma non è questo che ho premura di dirvi. Ragazzi, dato il piacere datomi dalla vostra piacevole compagnia, siete tutti invitati a pranzare nella mia dimora, La Villa Luxincertus, e tranquilli, nella villa ho una sala adibito a ristorante, tranquilli la mia cucina è adibita per cucinare cibi per chi di voi ha intolleranze o allergie alimentari. Quindi cosa aspettate, salite sul pullman ed andiamo"

    I ragazzi non perdono tempo a salire nel pullman, come ovvio era già deciso che i ragazzi sarebbero stati ospiti a casa di Manlio, ma in quanto una sorpresa venne tenuto segreto dagli insegnanti. una volta che i ragazzi sono saliti sul pullman Manlio non perde tempo così celermente sale sulla sua auto una modestissima "Rolls-Royce Phantom Extended Wheelbase", e dando indicazioni al suo autista si fa portare alla sua villa.

    La storia continua QUI'


    Edited by Manlio Luxincertus - 14/4/2014, 02:18
     
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9 replies since 29/1/2013, 11:46   129 views
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