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Funghettoberserker.
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Annuisce e basta, senza dire nulla a riguardo. La bambina avanza nella nebbia inseme a Morgelyn, ansiosa di tornare a casa e riabbracciare i suoi genitori. Prenderà il bus, la macchina, il taxi, qualsiasi mezzo necessario che sia disposta a prendere anche Morgelyn. 
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L'indirizzo di casa della bimba si trova nella zona nord della città. Morgelyn sfrutta la nebbia per non mostrare l'incanto.
Quando la nebbia si dissipa, le due si trovano a svoltare sul corso Risorgimento.SPOILER (clicca per visualizzare)il corso risorgimento è uno dei due corsi della zona nord.
Tira un dado per determinare quanto sei stata via.. -
Funghettoberserker.
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SPOILER (clicca per visualizzare)6 su 1d10. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)3 settimane. Sei stata via per tre settimane.
Non trovi la città particolarmente cambiata. Sono solo state tolte le decorazioni natalizie.
La gente che vi vede passare, vi guarda un po ' stranita. Per quanto faccia insolitamente caldo per gennaio, il vostro abbigliamento è alquanto leggero.... -
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Morgelyn ti guida sicura verso una strada laterale, che riconosci essere la via in cui abitavi e ti accompagna davanti al campanello di casa tua.
"Forza, piccola... suona il campanello. Avrai voglia di riabbracciare i tuoi genitori!". -
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E' tanto eccitata da mettersi a saltellare. Non le sembra vero che l'incubo sia finito, e nonappena Morgelyn le da il permesso, la mocciosa corre verso la porta di casa, suonando ripetutamente il campanello. Non sta più nella pelle, e si vede. DI tanto in tanto si volta per guardare la donna, per condividere la contentezza con lei. Non che sia molto, ma è comunque meglio che niente.
"Mamma! Papà! Sono io, apritemi!"
Dice lei con la sua voce squillante, bussando anche sulla porta.. -
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Morgelyn le sorride fiduciosa di rimando, ha già pronta una storia per giustificare la sua presenza ai genitori della piccola, ha previsto molte possibilità, molte evenienze, tranne quella che le si presenta.
La porta si apre ed una bambina, del tutto identica alla piccola che ha ricondotto a casa, si affaccia alla porta.
"E tu chi sei?"
Morgelyn è scioccata. Si avvicina alla piccola perché immagina che ella sia ancor più sconvolta.... -
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Inizialmente il sorriso c'è ancora sulle sue labbra. Bastano solo pochi istanti però, per far si che lasci il posto ad un espressione incredula. Poi delusione. Poi tristezza. E per finire rabbia.
"No. Nonononononono. Non è vero! Non è... non è giusto!"
Comincia ad alzare un po la voce. E a piangere. Si mette le mani tra i capelli, digrigna i denti e scoppia in un lamento di disperazione, un lamento che proviene da una gola di legno. I rumori di ingranaggi si fanno forse un po più forti, e le braccia a molla di Alice si allungano e accorciano, probabilmente perdendo il controllo. Ma poco importa, non sono pericolose: riesce a infilarsi le mani nei capelli bianchi e posticci senza cavarsi gli occhi.
"Vattene. Vattene, non devi stare qui! Questo è il mio posto, hai sentito? MIO! Vattene da casa di mamma e papà, da casa mia! ORA!"
strepita, pestando i piedi. Potrebbe anche sembrare un capriccio, se solo non fosse una questione... beh, molto importante.. -
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"Vieni, allontaniamoci e vediamo di capire cosa sia successo. Chi è quella ragazzina? O meglio, cos'è?"
La circonda con le braccia per rassicurarla e intanto cerca di portarla via.... -
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Alice ignora completamente l'abbraccio di Morgelyn, cercando di ribellarsi alla sua presa. Probabilmente sarebbe già saltata addosso al fantoccio solo per strapparle i capelli, prenderla a pugni e spingerla fuori di casa con le cattive.
Ma per fortuna c'è lei che la tiene, e la bambina non è che sia poi così forte. Dunque viene trascinata via, ma ha gli occhi puntati sulla sua vecchia casa
"Non mi interessa sapere chi, è, so solo che non deve stare qui! E' un impostore! Lasciami andare Morgelyn. Lasciami andare! Non può rimanere in casa mia, la devo mandare via!"
Piange disperata. Ora che la cinge a se, sicuramente la ragazza potrà sentire meglio il "tick tock" degli ingranaggi. E nonostante protesti, riesce comunque a portarla via. Ma rimane comunque inconsolabile e preda della disperazione.. -
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"piccola, a me interessa sapere chi è, o meglio, cos'è è per capire come liberarcene e perché è lì, capirlo vuol dire poter evitare che torni ad infastidirti"
Intanto la abbraccia e la conduce lontano dalla sua vecchia casa...
La sua mente è un turbine di idee e di ipotesi, e questo si traduce in un volo di farfalle multicolori che volano loro intorno e seguono i loro passi.... -
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"E adesso che cosa faccio?"
Singhiozza. La bambina rimane col viso schiacciato sul fianco della sua nuova amica, piangendo per il dolore che porta dentro. L'hanno beffata alla grande, oh si.
"Volevo andare a casa e loro... loro mi hanno rubato anche mamma e papà."
Fa fatica addirittura a parlare, a farsi comprendere.
"Ah... si! Giusto!"
Alza il capino, alla ricerca dello sguardo di Morgelyn, perchè approvi la sua idea.
"Basterà farmi vedere dai miei genitori. Loro sapranno senz'altro riconoscere la loro vera figlia!"
E digrigna i denti, voltando il capo verso casa sua, stavolta lasciandosi dominare dalla rabbia.
"Non possono più fregarmi! Lasciami andare, Morgelyn! Non so perchè non ci ho pensato prima..."
Non ha nemmeno pensato al fatto che probabilmente quella bambina, il suo sostituto, ha già allertato i Patrizi. Perchè è chiaramente opera loro, no?. -
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"Fermati!"
Morgelyn si para davati alla piccola:
"Non è così semplice: i tuoi genitori sono ammaliati: vedono quella cosa come loro figlia, vedranno te comunque diversa dalla loro adorata figliola. La loro mente è inquinata dalla malia di quell'essere immondo"
cerca di ottenere l'attenzione della bimba, anche se sa che non sarà facile...
"Credimi, ci sono due cose che detesto: la realtà e rendere infelici le persone, e con te sto sperimentando entrambe. Ma ti ho detto che intendevo aiutarti e per ora è questo il solo modo. Ci sono altri rifugiati da Arcadia, vorrei incontrarli con te, chiedere loro cosa sanno della bambina che c'è al tuo posto. Voglio eliminarla e lasciarti a casa tua, a vivere la vita che avresti dovuto vivere.". -
Funghettoberserker.
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L'intimazione a fermarsi ha particolarmente successo. Alice non si limita a fermarsi: si paralizza proprio. Guarda Morgelyn con uno sguardo perso, di chi non capisce il perchè di quelle parole. Ma la ascolta. La ascolta fino alla fine, con le lacrime che ancora scivolano sulla sua pelle di legno liscio liscio.
"Ma io voglio farlo adesso! Facciamolo subito, Morgelyn! Perchè devo aspettare? Non è giusto!"
Già, non è giusto. E ha fretta. Come tutti i bambini, non sa proprio aspettare. Ma c'è da biasimarla? Ha sognato forse per anni questo momento, e i suoi stessi aguzzini hanno fatto in modo di rovinarlo. Stringe i pugni mentre l'altra continua a parlare. Le mani girano su se stesse, lentamente e senza che la bambina se ne accorga: le sue giunture non hanno più nulla di umano, sono solo una parodia: ora è un giocattolo a tutti gli effetti. Il suo scheletro di fil di ferro e plastica, il suo cuore a ingranaggio e la sua pelle di legno ne sono la prova. Un abominio come frankenstein, un balocco animato come pinocchio. Le labbra serrate e lo sguardo furibondo sembrano lasciare intendere che non abbia la benchè minima intenzione di ascoltare la sua amica.
Eppure le dita si rilassano, le mani smettono di girare. Anche gli ingranaggi si fanno meno rumorosi.
"Va bene. Scusami se ti faccio fare cose che non vuoi fare, è colpa mia."
Tira su col naso e si asciuga le lacrime col dorso delle mani. Il pianto si è ridotto a qualche sporadico singhiozzo.
"Non pensavo ne fossero scappati altri. Io... non so neanche dove andare. Non ho più nemmeno una casa. Hhhhhh..."
Col capo chino e modi rassegnati, la bambina cerca la mano di Morgelyn, in una mutua richiesta di accompagnamento.. -
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Morgelyn abbraccia la piccola per calmarla e consolarla
"Piccola... non devi preoccuparti... Ti ho detto che sono entrambe cose che non amo, per farti capire che non sto volutamente cercando di procurarti dolore...
Ci sono già abbastanza persone che te hanno causato..."
Le farfalle vi avvolgono e la gente intorno si ferma e lancia esclamazioni di meraviglia...
"Ce ne sono altri, che forse sono stati più fortunati di te, o forse lo sono stati di meno, non saprei... comunque ne conosco qualcuno... oggi avevo appuntamento con loro in un locale in centro città... sto cercando... beh.. di capire... un po' di cose... per aiutare quelli che sono ancora là...".
Persi e ritrovaticronaca changeling |
