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L'evocazione, benché sia fatta da sbronzo, o forse proprio per quello, riesce.
Alessio, o almeno un'entità che gli somiglia, si manifesta, dopo aver fatto scoppiare la lampadina del lume da lettura in salotto.
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Lorenzo Ellas Sansoni.
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In piena notte il rumore dell'esplosione della lampadina è così forte tanto da far sobbalzare Lorenzo dal divano. Si trova in stato confusionale, si guarda attorno con le palpebre ancora incollate. Vede del fumo che sale dalla lampada verde sul comodino. Si alza per controllare e non si accorge che sta calpestando con i piedi nudi le schegge di vetro sul pavimento.
Ahi! Merda...
Il dolore è forte a sufficienza da svegliarlo completamente. Che diavolo è successo qui? Allunga la mano all'interno della lampada e si accorge tastando che era letteralmente deflagrata.
Si lascia cadere sul divano di peso con la testa poggiata verso l'alto. Uno sbuffo. Aveva bisogno di fumare ma ora non vedeva più niente e non ricordava dove aveva poggiato il suo portatabacco. Si alza per accendere la luce dall'interruttore.
Clik.
Voltandosi nuovamente verso il divano rimane impietrito con gli occhi sbarrati. La salivazione cessa di colpo.
Ale...?
Edited by Lorenzo Ellas Sansoni - 6/3/2016, 01:48. -
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La monetina ancora appoggiata sulla tavoletta si sposta sul "SI". . -
Lorenzo Ellas Sansoni.
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Si porta la mano alla bocca stringendola cominciando a piangere. Vorrebbe gettare un urlo, ma ne esce soltanto un mugolio soffocato. Gli occhi sono puntati su Alessio, ma Lorenzo è immobile.
Dopo diverso tempo, fa un passo in avanti, ma è incerto, quasi cade. Segue un secondo passo e poi un altro ancora finché non allunga la mano per carezzargli il volto. Il movimento è lento e disarmonico. Le dita si avvicinano al volto di Alessio trapassandolo. Una reazione di sconforto profondo fa ritrarre la mano velocemente.
Cade piangendo ai suoi peidi, perché sei qui?! Singhiozza tra le lacrime.
Scusami...
Edited by Lorenzo Ellas Sansoni - 7/3/2016, 23:28. -
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Alessio, ti indica, come a dire "Mi hai chiamato tu"... le luci ancora sane sfarfallano, giusto un po'... La figura si muove per la stanza, sembra curiosa o intenta a perlustrare....
Arriva nel punto in cui erano apparsi gli altri e sfarfalla ancora e ti guarda.... -
Lorenzo Ellas Sansoni.
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Ancora per terra si porta le ginocchia al petto. Alza il viso rigato di lacrime e vede Alessio che punta il dito contro di lui. Inizialmente sembra non dar peso al gesto, ma guardandosi attorno con lentezza, vede frammenti di vetro ovunque dinnanzi a lui, sulla parete adiacente degli schizzi di un liquido che a giudicare dall'odore pungente doveva essere Jack Daniels. Alle sue spalle, una fototessera in bianco e nero tra le pieghe del divano.
Ora capiva...piega la testa poggiando la fronte sulle ginocchia.
Non avevo intenzione di chiamarti...o meglio non ne ero consapevole quando l'ho fatto. Sinceramente da una parte, pensavo che fossi...passato oltre. Dall'altra, con tutto l'egoismo di cui sono capace di provare, speravo di no...
Si trascina sul divano e ogni tanto le luci subivano il calo di tensione dovuto alla nuova visita.
In stati di forte stress emotivo, la sigaretta sembrava calmarlo, così allunga la mano verso il portabaccacco poggiato accanto. Le mani tremano nel rollare la sigaretta; mi manchi! Mi manchi terribilmente.
Si asciuga le lacrime con il dorso della mano e tira sù con il naso.
La sigaretta è accesa, e segue un lungo tiro.
Non sono nemmeno passati due anni...dal tuo funerale...ora tutto è...si interrompe accorgendosi che Alessio lo stava guardando con una strana intensità.
Dimmi...il tono era arrendevole.. -
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Ti mostra immagini del tuo passato. Un passato in cui lui non era già più al tuo fianco. Te li mostra da una strana angolazione. Esterna, un po' rialzata, tu sei sempre ben visibile, come se ci fosse una telecamera che sfoca tutto il resto per tenete l'attenzione su di te.
Pausa di immagini.
A differenza delle precedenti queste non ti stanno causando emicrania.
Muove rumorosamente la monetina sulla tavola improvvisata.
La parola che si compone è P.E.R.I.C.O.L.O.
Si accerta che tu l'abbia letta.
Inizia una nuova sequenza di immagini. Questa vta il processo non è indolore.
Ti mostra alcuni momenti di prima,maa differenza dei precedenti, non pone l'attenzione su di te, la pone su altri soggetti presenti nella scena. Tutti hanno un alone verdognolo. Sei certo che prima non l'avessero, anche perché in un paio delle scene precedenti, stavi parlando con alcuni di loro. Si tratta perlopiù di scene del crimine e di interrogatori informali, quelli per raccogliere testimonianze.
Alcune immagini, però non si riferiscono al lavoro, ma a momenti privati.. -
Lorenzo Ellas Sansoni.
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SPOILER (clicca per visualizzare)ma si tratta del caso che sto seguendo, quello relativo alle 5 vittime? Poi si tratta delle 5 anime uccise?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)in realtà non proprio e non solo. Sono scene che si riferiscono a momenti diversi della tua vita; per la maggior parte sono di prima che tu ti trasferissi a Novara,.
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Lorenzo Ellas Sansoni.
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SPOILER (clicca per visualizzare)mi riferivo appunto alle auree verdi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)anch'io..
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Lorenzo Ellas Sansoni.
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Un dolce tormento.
La mente, come stimolata da un riflesso sensoriale, realizza delle immagini, dei ricordi, davanti ai suoi occhi come un proiettore su di una parete bianca. Ma non sono i propri ricordi e ora ne aveva coscienza. Sono le immagini di Alessio, il suo modo di dire “non ti ho mai abbandonato”. E a dispetto del modo invasivo e doloroso di comunicare delle precedenti entità invece ora sembravano intorpidire i sensi. Una lacrima riga il volto mentre le immagini si rincorrono come fotogrammi in bianco e nero di un film muto.
Le labbra tremano all'ultima immagine mentre questa si dissolve lentamente negli occhi.
Il silenzio viene rotto dal rumore di una monetina sul tavolo affianco che si muove serpeggiando tra le lettere della tavola Ouija. Gli occhi di Lorenzo ancora incantati seguono come in trans il movimento della moneta, mentre le labbra si aprono mute disegnando le lettere di P.E.R.I.C.O.L.O.
Seguono diversi istanti prima che Lorenzo possa rendersi conto del significato del messaggio e come uscito da un sogno si volta guardando Alessio.
Pericolo? Perché sono in pericolo? Cosa…non riesce a terminare la frase perché una nuova ondata di immagini lo investe in un vorticare di immagini. Gli occhi si muovono frenetici in tutte le direzioni e il dolore alla testa comincia a riaffiorare pulsando ritmicamente mandando a benedire tutto il lavoro dell’antidolorifico.
No…ora basta. Alza la mano in segno di stop verso Alessio. Il volto increspato dal dolore.
Non così. Voglio più di questo. Le parole vengono scandite con calma e accuratezza mentre la mano come una morsa stringe le tempie.
È un incantesimo lungo e molto difficile per non parlare delle complicazioni. È la prima volta che faccio una cosa del genere ma…si interrompe per guardare Alessio e aggiunge, cazzo si, ne vale la pena. Mille volte si.
Vedrai i fuochi d’artificio fra un po'. Un sorriso si accenna all’angolo del viso. Dando un’occhiata all’orologio “23.15” spero di non arrivare all’alba.
Incrociando le gambe nella tipica posizione del loto, con le mani sulle ginocchia, comincia a respirare lentamente e chiude gli occhi.
Una litania in atlantideo comincia a risuonare nel piccolo salotto.SPOILER (clicca per visualizzare)PORTALE FANTASMA (Morte 3)
Lancio Improvvisato: Morte + Gnosi + Alta Parlata + Volontà – Malus Guanto = (3+2+2+3) - 2 = 8
Il Paradosso non viene tirato perché utilizzo 1 Mana per Mitigare il Paradosso.
Successi da ottenere 4, pari alla forza del Guanto.
2016-03-18
17:17:35
mad unicorn 3 4 4 6 9 9 9 9 Portale Fantasma (8d10)
4 Successi
La luce della stanza sembra essere risucchiata verso il centro ed il nimbo del mago esplode in tutta la sua potenza. L’anima risvegliata attinge a piene mani alla materia di Stigia. Fiamme e filamenti dorati compaiono trapassando e avvolgendo il corpo di Lorenzo, trasformandolo in uno scheletro scintillante. Nelle orbite due dracme del colore dell’oro fuso prendono forma mentre ai suoi piedi compaiono tre mastini infernali che gli fanno da scudo. La pelle sembra essere liscia e nera come la pece solcata da venature rosse avvolte da fiamme. I loro occhi si accendono di un rosso vivo.
Dopo circa tre ore ininterrotte nel salmodiare nell’antico linguaggio perduto gli occhi di Yama si aprono e le dracme prendono fuoco, mentre i mastini infernali ringhiano mostrando zanne affilate del colore dell’onice. Le ultime Alte Parole risuonano e l’Arazzo dello Spazio viene piegato al centro della stanza. Inizialmente come un ammasso globulare di colore indefinito, poi negli istanti seguenti il globo si espande fino a raggiungere la dimensione di una porta.
Il nimbo, emanazione diretta dell’anima che appartiene a una realtà superna si dissolve lentamente come polvere al vento, lasciando il corpo di Yama madido di sudore e provato.
Ma un accenno di soddisfazione si accentua sulle labbra quando vede il portale. La forma è quella di un arco a sesto acuto e al suo interno un velo informe galleggia mostrando strani riflessi di luce. Tutto è andato bene, nessuna complicazione fin qui.
Alzandosi si stira la schiena e si massaggia le articolazioni indolenzite delle gambe.
Bene, ora possiamo andare, la voce è ridotta a un sussurro. Il cuore batte come un tamburo di guerra mentre pompa velocemente il sangue nel corpo. L’ansia comincia a serpeggiare nella sua testa alla vista di quel passaggio per un mondo chiamato Crepuscolo. Un respiro profondo, un tentennamento nell’incedere del passo e lentamente verso l’ignoto.
Attraversare il Portale è come attraversare un banco di nebbia fitta, fredda e bagnata. La completa assenza di suono e di odore. Ecco i primi istanti di Yama nel Crepuscolo. La respirazione è accelerata mentre si volta circospetto in ogni direzione cercando di carpire qualunque segnale di pericolo, ma vede soltanto distese di grigio di ogni sfumatura possibile. Un passo in avanti con i piedi nudi ed il terreno sembra essere soffice di una consistenza simile alla cenere.
Sembrava che la Morte avesse fatto di questo posto la sua dimora.
È dunque…questo è il Crepuscolo.
Istintivamente si guarda addosso, prima le mani voltandole più volte. Si tocca il viso, poi il torso e infine le gambe. Tutto sembra essere in ordine e al posto giusto. Un sospiro di sollievo. Ma era arrivato fin qui per uno scopo ben preciso e temporeggiare era inutile se non dannoso.
Destando ancora la sua anima, richiama a sé il potere della sua torre di guardia. Servono pochi gesti e la sua volontà si manifesta ancora una volta.SPOILER (clicca per visualizzare)PARLARE CON I MORTI (Morte 1)
Lancio Formula: Prontezza + Occulto + Morte + Alta Parlata = 2+2+3+2 = 9
2016-03-18
01:49:08 Flag of: Italy mutant monkey 2 2 5 6 7 7 8 8 10 Parlare con in Morti (9d10)
2016-03-18
01:49:22 Flag of: Italy mutant monkey 6 Parlare con in Morti (1d10)
3 Successi
Si guarda attorno con evidente ansia in cerca di Alessio.SPOILER (clicca per visualizzare)Adesso sono una creatura di Effimera, posso toccare Alessio. E con il secondo incantesimo posso parlargli liberamente.. -
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Alessio ti aspetta, sembra seduto comodo su un masso marmoreo, probabilmente una lapide.
"Ciao, mi fa piacere vederti qui, ma era più sicuro se venivo io da te..."
Ti guarda, socchiude gli occhi poi prosegue un attimo, dandoti il tempo di riprenderti dal passaggio.
"Ho sempre vegliato su di te, ma attento che nel tuo mondo non c'è solo ciò che conosci. e so che conosci molte più cose degli altri. Ci sono creature che sembrano normali ai tuoi occhi, ma non lo sono... hanno transitato per i regni, senza... biglietto, non so se ti rendo l'idea. Sono anche fra le persone che hai frequentato, per un motivo o per l'altro.". -
Lorenzo Ellas Sansoni.
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A quelle parole, a quel suono che si diffonde come uno tsunami in un oceano di silenzio, Yama si volta di scatto.
Ale...Alessio. Ci...ciao.
La commozione è evidente come le sue intenzioni, ma qualcosa sembra bloccarlo. Si avvicina ad Alessio sedendogli accanto.
Grazie! Evidentemente avrebbe voluto dire e fare altro, molto altro.
Per caso ti riferisci a ciò che mi diceva quella ragazza? Si, la vampira Giulia Desanctis riguardo a una specie di frattura spazio-temporale e di una apocalittica invasione dei mondi?
Porta la sua mano su quella di Alessio, istintivamente come se fosse un normale gesto quotidiano. Ma sono passati circa due anni da quando quella quotidianità venne interrotta bruscamente. Il tocco è soffice, nessuna differenza di temperatura.
Dimmi tutto, per caso queste entità sono in relazione con i casi di omicidio che sto seguendo? Parlami ancora...
Le ultime parole sono emozionate.
Con la mano sinistra cerca nella rispettiva tasca il portatabacco. L'aveva dimenticato in salotto. Sorride.
Edited by Lorenzo Ellas Sansoni - 19/3/2016, 20:21. -
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"Alcune entità sino in relazione con i casi che hai seguito. Non con quelle povere anime di cui ti stai occupando.
Il loro assassino non è fra questi attraversatori di mondi. È del mondo in cui vivi."
Aspetta che tu abbia assimilato, poi continua.
"Sì, la vampira ti parlava proprio di loro.".
Serial KillerUfficio di Lorenzo Sansoni |
