Novara di tenebra

Posts written by Fungoporcino

  1. .
    Manuel sospirò la sua signora era capricciosa e sconsiderata come sempre ed inoltre non era sicuro che Giulia si sentisse in colpa per essere stata troppo severa.
    Tuttavia su una cosa Elena abeva ragione: non bisognava far attendere una bampira del calibro di Giulia.
    "Va bene andremo un po' più spediti."
    E nel dire così diede gas facendo aumentare i giri del motore.
  2. .
    Manuel non fece commenti riguardo alle convenzioni di Elena, ormai vi era abituato e comunque, la sua padrona non era la sola ad avere uno scarso senso comune. Manuel avevano potuto notare come fossero molti Immortali che faticavano a mantenere un comportamento che non scadesse in fissazioni bizzarre o addirittura atti di vera e propria follia. Che fosse quello il prezzo da pagare per il dono dell'immortalità?
    Manuel le tenne la portiera dell'auto aperta mentre lei saliva a bordo, poi lui si mise al posto di guida e avviò il motore.
    Elena sembrava di cattivo umore così prima di mettersi in marcia, Manuel infilò nel lettore CD uno dei dischi favoriti della vampira.
    "Onestamente, Giulia è stata un po' vaga quando mi ha contattato."
    Spiegò il giovane tuttofare della vampira mentre l'auto si muoveva lenta nel traffico serale.
    "Forse vuole assicurarsi che stiamo rigando dritto: sai, niente sequestri, inseguimenti o incidenti diplomatici. O forse, vuole semplicemente riallacciare i rapporti con te."
  3. .
    "Per gli dèi dell'Olimpo!"
    Brontolò Manuel alzando gli occhi al cielo mentre raccattava la roba della sua padrona e si apprestava a raggiungerla.
    "Non mi dirai che ti sei scordata di quando hai sequestrato il figlio di quel parlamentare e te lo sei portato dietro come un
    cagnolino per tre giorni!" Cercò di rinfrescarle la memoria.
    "Mi hai fatto persino sfondare un posto di blocco!"
  4. .
    Manuel si schiarì ben bene la voce nel tentativo di mondarla da ogni accenno di emozione, ma restava comunque nervoso e continuava a guardarsi intorno alla ricerca di sguardi indiscreti.

    "Non dovremmo..." obiettò molto rispettosamente "...potremmo finire con l'attirare l'attenzione, Elena!"

    E dopo una breve pausa aggiunse:

    "Come quella volta a Milano, ad esempio,"
  5. .
    Manuel resta ad osservare la sua padrona e al tempo stesso cerca di assicurarsi che nessuno possa interferire. Tuttavia il ghoul avverte un certo nervosismo nel suo animo, sembra quasi infastidito e non piò fare a meno di provare una punta di gelosia che riesce a stento a reprimere. Non ama quando Elena gioca a quel modo con le sue prede.
    Mentre Elena se la prende comoda, lui si guarda attorno sempre più spazientito e nervoso "Faremo tardi all'appuntamento!" Borbotta quasi a voler giustificare la sua agitazione, probabilmente Elena si sta divertendo un sacco, ma lui non può farci nulla...

    Edited by Raziel-kun II - 12/10/2016, 02:09
  6. .
    Manuel ascolta distrattamente le note della melodia: non è mai stato un grande intenditore di musica ma si rende conto che forse stanno preparando il palco per il karaoke, in cuor suo prega che la sua eccentrica padrona non decida di mettersi in mostra. Cerca di attaccar bottone coi ragazzi al tavolo ricorrendo ad argomenti triviali come il tempo, la politica o lo sport. Nel fare ciò tenta di coinvolgere in quei discorsi pure Elena per far sì che non le venga in mente di esibirsi.
  7. .
    Manuel si limitò ad annuire: non fece commenti riguardo a Giulia: il rapporto tra la sua padrona e quell'importante figura del Principato di Novara era sempre stato un po' complicato e connotato da parecchi alti e bassi.
    "Come desideri." Si limitò a dire il giovane senza aggiungere altro "Credi che sia il caso di pensare ad un buon regalo?"
  8. .
    "Credevo che fosse importante assicurarsi che la tua collezione artistica non subisse danni: gli operai lavorano con più cautela quando il padrone di casa e presente."
    Obiettò Manuel.
    "Comunque, sì, c'è altro: ti ricordi di Giulia? Mi ha contattato dicendo che desidererebbe incontrarti appena è possibile. Credo che abbia provato a chiamarti, ma il tuo telefono era spento."
    Manuel parlava senza preoccuparsi dei due giovani: per esperienza, sapeva bene che quando gli effetti della malia di Elena fossero svaniti, nei loro ricordi ci sarebbe stato un buco di svariate ore.
  9. .
    I due ragazzi sembrano inebetiti, Manuel sa bene che è opera di Elena e sa bene quali siano le intenzioni della sua padrona. In principio la cosa lo turbava ma ultimamente, aveva cominciato a farvi l'abitudine.
    L'arrivo della cameriera strappo via Manuel dai suoi cupi pensieri
    "Una bistecca, ben cotta."
    Rispose sorridendo con cortesia alla donna, poi rivolse la parola ai due giovani "Bistecca anche per voi?"
  10. .
    Manuel fece spallucce: Elena sembrava decisa a fare di testa sua, perciò decise di stare al gioco della vampira e prese posto al tavolo.
    In cuor suo Manuel sperava solo che la testardaggine di Elena non li ficcasse dritti in qualche guaio.
    "Piacere, io sono Manuel" Si presentò cordialmente ai ragazzi che stavano intrattenendo la sua padrona.
  11. .
    Manuel alzò gli occhi al cielo quando i loro sguardi si incrociarono: non poteva credere che lo stesse facendo di nuovo e soprattutto,
    in mezzo a tutta quella gente! Doveva assolutamente impedirle di mettersi in mostra o qualche altro vampiro avrebbe potuto accusarla
    di bracconaggio. Si fece avanti con una certa prepotenza e raggiunse l'allegro gruppetto.
    "Elena, non dovresti essere qui, torniamo a casa: ti stavo cercando perché tra poco arriverà la ditta di trasloco col resto della mobilia e la tua collezione!"
    Sperava che questo bastasse a convincerla, ma non poteva esserne certo: l'umore della sua padrona era molto mutevole, non sapeva perché fosse così, forse dipendeva dalle fasi lunari, o magari erano le maree oppure, era colpa qualche congiunzione astrale, ormai Manuel non se lo chiedeva più.
  12. .
    Il ragazzo che si chiamava Manuel, descrisse al cameriere la ragazza che stava cercando "...ed è alta più o meno così." Concluse alzando la mano a circa un metro e mezzo di altezza "Qualcuno l'ha vista?" Ma la sua attenzione era già rivolta a quella parte più appartata della sala.
    L'umore del giovane era tra l'ansioso e il contrariato: Elena ne aveva fatta una delle sue: inquadrare correttamente il carattere di quella ragazza non era affatto semplice, se si cercava di farlo secondo il senso comune dei normali esseri umani. Ma anche così, ciò non giustificava le azioni avventate e talvolta scriteriate della ragazza che tuttavia, conosceva bene l'etichetta ed il modo di comportarsi all'interno di un Principato.
  13. .
    Da più di mezz'ora, una berlina blu scuro della BMW stava lentamente percorrendo a più riprese le strade principali della zona sud di Novara. Il giovane uomo alla guida, pareva intento a cercare qualcosa o qualcuno e pareva piuttosto spazientito dal momento che le sue dita tamburellavano nervosamente sul volante dell'auto.
    "Ma dov'è? Ma dov'è?" Mormorava nervosamente morsicandosi il labbro. Non era un bene che Lei si facesse notare prima di aver sbrigato i convenevoli di rito. Spazientito il giovane tirò fuori dalla sua tasca un obsoleto cellulare a conchiglia e chiamò un numero: di nuovo la voce registrata lo informò che il numero chiamato non era raggiungibile "Quasi 800 euro per quell'iPhone e lei lo tiene spento!" Borbottò con disappunto pensando a quanto era costato lo smartphone.
    Casualmente, la BMW si ritrovò a passare davanti ad un locale la cui insegna diceva "Lord Keats" ed un pensiero sfiorò la mente del giovane che parcheggiò e scese dall'auto deciso a dare un'occhiata all'interno del locale.
    Il Lord Keats si presentava come un ampio locale dove la clientela poteva ordinare un po' di tutto e ci si ritrovava tra amici per discutere del più e del meno. Quella sera il locale era abbastanza affollato ed il vociare della gente era notevole. Il giovane si guadava attorno, era quasi certo che Lei fosse lì ma trovarla in mezzo a quella baraonda non era facile...
  14. .
    Descrizione Fisica:
    OYCW9sF
    Alto circa 178 cm, carnagione chiara, fisico snello ed atletico, capelli ed occhi castani ed un volto dai bei lineamenti. Manuel è un giovane uomo apparentemente sulla ventina, si tiene in forma con della buona attività fisica ed ha sempre molta cura del proprio aspetto fisico e della propria estetica. Viso e capelli sono sempre ben curati, gli piace vestire alla moda ma preservando la sobrietà inoltre, per Manuel è importante che gli abiti siano comodi e non lo intralcino nei movimenti. Nelle occasioni formali invece, Manuel è solito vestire un elegante completo da maggiordomo.
    Manuel non è un ghoul convenzionale, la sua condizione non è dovuta all'assunzione di vitae, ma l'ha ereditata dalla propria madre alla nascita. Delle volte può capitare che una donna ghoul riesca a rimanere incinta ed a portare a termine la gravidanza. In quel caso, il nascituro sarà a sua volta un ghoul ma vanterà alcune differenze dai ghoul creati tramite il vincolo della vitae. Ad esempio, quando la vitae abbandona i loro corpi, il tempo per loro riprendere a scorrere normalmente a differenza dei ghoul convenzionali che rischiano di invecchiare di parecchi anni in pochi giorni. Inoltre, un'altra caratteristica di questi ghoul è che crescono ed invecchiano ad un ritmo più lento dei comuni mortali col risultato che il ghoul mostrerà sempre un po' di anni in meno rispetto a quanti ne ha realmente. Non è insolito che sfruttando questo fenomeno, alcuni vampiri si dilettano nell'arte di "allevare" i propri servitori arrivando così a creare intere famiglie e discendenze di ghoul. Può trattarsi di un procedimento molto lungo e laborioso che richiede un grande impegno di tempo e risorse da parte del vampiro che se riuscirà a giocare bene le sue carte, alla fine si ritroverà ad essere il Reggente di un'intera dinastia di servitori.

    Descrizione Caratteriale: Pacatezza e prudenza, nonché un particolare disinteresse verso la tecnologia e l'elettronica più moderna, sono le caratteristiche che contraddistinguono Manuel. Sa farsi accettare da tutti e sa essere sempre disponibile e ben disposto verso chi non gli è ostile. Tuttavia, la sua lealtà è tutta per il suo reggente col quale nel coso degli anni è riuscito ad instaurare un rapporto quasi paritario. In quanto ghoul, è stato decisamente fortunato a trovare un buon padrone, il lavoro è duro ma non sente di potersi lamentare troppo ma ovviamente, anche così Manuel invidia la beata ignoranza dei comuni mortali: ignorare la realtà dei fatti e riuscire a gioire delle piccole cose, è un lusso che Manuel non potrà permettersi mai.

    Storia personale: Il Mondo di Tenebra, ha inghiottito Manuel sin dal momento della sua nascita. Essendo venuto al mondo all'interno di una famiglia di ghoul, i Fratelli e le loro oscure macchinazioni, non sono mai stati un segreto per lui. Anche l'incontro con la sua padrona Elena è stato in qualche modo qualcosa di predestinato. Manuel ha conosciuto Elena quando era ancora un bambino dopo di ché, negli anni a seguire, Elena ha continuato a coltivare con cura il suo rapporto con Manuel in attesa che lui crescesse e divenisse un servitore degno e capace. Il rapporto così confidenziale che esiste tra Manuel ed Elena è proprio il frutto di questa loro relazione che dura da anni. Delle volte, Manuel si è domandato se Elena abbia calcolando tutto o se invece, abbia agito con sincerità, ma ormai, non ha più molta importanza.

    Reggente:
    rb5ZDkb
    Elena Spada

    Età apparente: 14 - 15 anni

    Età reale: 60 anni

    Clan: Daeva

    Congrega: Indipendente

    Note: Alta poco più di 150 cm e di corporatura minuta. Le circostanze del suo Abbraccio sono un mistero, nessuno ne sa nulla, nemmeno Manuel. Elena è una Daeva anomala: preferisce evitare di farsi vedere in pubblico se può e spesso, manda Manuel in avanscoperta prima di agire personalmente. Pochi l'hanno conosciuta di persona, ma molti conoscono la sua fama di essere un'instancabile collezionista di oggetti antichi. Il suo carattere delle volte può essere piuttosto erratico com'è lecito aspettarsi da una creatura immortale il cui senso della moralità non è più valutabile secondo la logica dei comuni mortali. Effettivamente, Elena è ben capace di comportarsi con grande maturità quando le circostanze lo richiedono: non si sopravvive a decadi di Requiem senza averne le potenzialità, ma capita anche che occasionalmente si lasci andare a capricci e sbalzi di umore tipici degli adolescenti, ma amplificati dalla sua condizione di dannata.

    Edited by Raziel-kun II - 5/5/2016, 00:42
14 replies since 22/4/2016
.