Diana

Nome: Diana
Età: 21 apparenti
Cronaca: Novara di Tenebra

Concetto: Criminale;
Virtù: Fede;
Vizio: Lussuria;

Simiglianza: Pulcherrimi
Guisa: Fiorente
Corte: Autunno

Attributi Mentali:
₊Intelligenza: 00
₊Prontezza: 000
₊Fermezza: 00

Attributi Sociali:
₊Presenza: 000
₊Ascendente: 000
₊Autocontrollo: 00

Attributi Fisici:
₊Forza: 00
₊Destrezza: 00
₊Costituzione: 00

Abilità Fisiche:
₊Armi da fuoco; 00
₊Atletica; 0
₊Criminalità; 00
₊Furtività; 0
₊Lotta; 0

Abilità sociali:
₊Bassifondi; 00
₊Intimidire; 00
₊Persuasione; 000
₊Socializzare; 00
₊Sotterfugio; 00

Abilità Mentali:
₊Accademiche; 0
₊Investigare; 00
₊Manualità; 0

Specializzazioni:
₊Armi da fuoco: Cecchino;
₊Persuasione: Ottime argomentazioni;
₊Investigare: Scovare dettagli;

Pregi generici:
₊Alleati; 000

Pregi changeling:
₊Rifugio; 0 0
₊Manto; 00
₊Token; 0 0

una penna stilografica con inchiostro verde

Difetti:
₊Bassa statura; 0
₊Dipendenza; 000
₊Incubi; 00

Benedizione della simiglianza:
₊Benedizione Fragranza Seducente;
Maledizione della simiglianza:
₊Subiscono una penalità di -1 dado alle riserve di dadi per evitare di perdere Chiarezza

Contratti:
₊Vanagloria; 0
₊Effimero Autunno; 000
₊Eterno Autunno; 0 0

Impegni:

Vantaggi:
₊Difesa: 00
₊Salute: 0000000
₊Iniziativa: 0000
₊Moralità: 0000000
₊Taglia: 00000
₊Velocità: 000000000
₊Volontà: 0000
₊Malia: 0000000
₊Wyrd: 0
₊Chiarezza: 0000000

Descrizione Fisica:
La sua maschera altro non è che una magra e pallida ragazzina non troppo alta, dalla lunghissima criniera platino che raggiunge in lunghezza la schiena, dagli occhi grigi particolarmente grandi e seducenti. Delicata anche se con una grazia fuori dal comune, e di aspetto splendido, come avesse, fisicamente, una marcia in più, con le labbra piene e grandi, le guance ancora morbide di un che di infantile, una bambola di porcellana. Arti magrolini, apparentemente privi di forza, fisico asciutto seppur non sia troppo alta, raggiungendo a mala pena il metro e cinquanta, solitamente veste di nero e si trucca in tinta, apparendo, nonostante tutto, sempre perfetta, sempre acconciata al massimo.
La sua forma reale, invece, nonostante sia di una bellezza equiparabile, e sicuramente insuperabile, è comunque molto differente: di ciò che è la bambolina apparentemente dolce rimane una vaga somiglianza nei tratti, seppur si affilino, le orecchie si appuntiscano e si ingrossino, la pelle già pallida divenga proprio cianotica, se non fosse per grandi macchie rossastre attorno agli occhi che ricordano vagamente il sangue; i capelli non sono i leggiadri fili di cheratina che sembrano, ma sono secchi ed arricciati ramoscelli pallidi che si inspessiscono creando, attorno al corpo, quasi un'armatura al posto delle vesti che dovrebbero esserci, e dagli stessi crescono rose di colori scuri, seppur caldi, dal rosso, al marrone, al giallo sporco a quel rosa piatto e privo di vita tipico delle specie che tentano di sopravvivere all'autunno inoltrato, prima di spirare. Non possiede ali, ed a quanto sembri non possiede nemmeno piedi, circondata com'è dai rovi spinati del proprio crine.

Descrizione Caratteriale
Potrebbe dimostrarsi una dolce e tenera ragazzina alle prese ancora con un'adolescenza troppo presente in quel corpo di donna, ma non è così: sopravvissuta, come tutti i suoi simili, agli orrori ed ai piaceri del luogo 'Oltre la Siepe', la sua natura già di per sé vanitosa ed infantile si è scarnificata dell'umanità che dovrebbe ancora possedere, trasformandola in una piccola automa alla costante ricerca di glamour e dei sentimenti umani di cui si nutre per sopravvivere. Già prima di allora era in grado unicamente di usare il suo charme per sopravvivere di piccoli e medi atti criminali, per cui l'empatia verso i bisognosi s'è fatta meno presente di sicuro. 'A tutto c'è una motivazione', inutile dire sia il suo motto, e crede fermamente nel riuscire da soli nel compiere delle imprese seppur non sia mai realmente 'sola'.
Comunque schiva, malfidata verso gli estranei, meno se capisce che gli stessi possiedano a loro volta una Maschera che li celi agli esseri umani, ha infine deciso che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, persino verso gli stessi Perduti. Nonostante tutto, però, capisce quando è necessario l'unire le forze verso una paura comune, e per questo s'è unita alla Corte d'Autunno, di certo i più affini alla propria natura.
Sarebbe capace di vendere la propria madre perché i frutti del proprio lavoro crescano come debbano crescere...a dirla tutta sarebbe capace di mangiarsela proprio, la mamma, se necessitasse di Glamour.


Background
Era solo una piccola sciocca, tanto tempo fa.
Una piccola sciocca che credeva di poter conquistare il mondo e di farla pure franca solo perché era molto carina.
Qualche furtarello qui, qualche cannetta lì, e via che il mondo le avrebbe dovuto spalancare le porte ed offrirle qualsiasi cosa senza poi chiedere nulla in cambio.
Ed invece finì dall'Altra Parte.
Mani che la toccavano, lingue che la carezzavano, denti a dilaniarla e fruste a portarle via interi lembi di pelle, e tante risate, e tante lacrime, e dolore e piacere a miscelarsi in un incubo privo di forme definite.
Ne ricordava, a tratti, nei propri sogni, una bellezza dirompente ed un'aura ancestrale di paura e dolore che mai sarebbe riuscita a togliersi di dosso.
Ricordava che li serviva, come una schiava, che per loro danzava, cantava, puliva e portava loro doni, che loro portavano doni a lei che poi non facevano che peggiorare la propria sorte, e qualcun altro c'era, si, ma chi? Come poteva esserci qualcun altro, così tanti?
Pianse per sua madre, pianse per suo padre, e per il Dio che l'aveva abbandonata in quella terra orribile piena di mostri.
Alla fine Dio venne dimenticato ed i suoi anche, doveva semplicemente fuggire e, non si sa come, riuscì a farlo.
Lo sognava ogni notte, ma al proprio risveglio era sempre tutto sfocato, era invasa dal piacere e dalla paura, ma non riusciva a rendersi conto di cosa.
Poi venne la Corte: la trovarono e lei rimase con loro per molto tempo, protetta, ma circondata comunque di quelle stesse paure vissute Oltre la Siepe, finché non venne il tempo di cambiare, il tempo di esplorare, conoscere, sé stessi e ciò che la circondava, e trarne il meglio, incapace di fermare le proprie passioni.
C'era uno schema nella sua fuga, doveva accadere, perché lei portasse a termine un determinato compito. Quale, non ne ha tutt'ora idea, ma lo sa, Loro la cercano e la riporteranno indietro, ma a tutto c'è uno scopo, e prima che accada, conoscerà il motivo.