Celeste Cuordivischio

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  1. Funghettoberserker
     
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    Nome: Alice Ragosta
    Nome Fatato: Celeste Cuordivischio
    Simiglianza: Elementale
    Kith: Androide
    Età apparente: 11
    Corte: Primavera (deve ancora entrare a farne parte, per ora è una senzacorte)

    Intelligenza 3
    Prontezza 2
    Fermezza 3
    ---------------
    Presenza 2
    Ascendente 2
    Autocontrollo 2
    -------------------
    Forza 1
    Destrezza 3
    Costituzione 3
    _______________________________________________
    Accademiche 1
    Computer 2
    Crafts 5 (creare giocattoli come specializzazione)
    Occulto 1
    Scienza 1
    -------------
    Atletica 1
    Stealth 2 (nascondersi-Muoversi silenziosamente)
    Sopravvivenza 1
    --------------------
    Animal Ken 1
    Empatia 1
    Persuasione 1
    Socializzare 1
    Sotterfugio 3
    _________________________________
    Pregi:
    Wyrd a 3
    Token 1 (Moneta Mormorante)
    Alleati 4
    ______________________________
    Contratti:
    Elementi 4 (legno)
    Artificio 1
    __________________________________
    Salute 8
    Willpower 5
    wyrd 3
    Velocità 9
    Difesa 2
    Iniziativa 5
    ___________________________________________________________________________
    Bg

    C'era una volta, tanto tanto tempo fa, una bambina buona e gentile. Viveva in una casetta piccola ma accogliente, in una famiglia povera. Non aveva molti giocattoli ed era figlia unica. Non aveva nemmeno tantissimi amici, e si sentiva molto sola. Ogni anno, la vigilia di natale, spediva la sua letterina a Babbo Natale, come tutti i bambini.
    Ma sotto all'albero non c'era mai nessun pacco, niente nastrini colorati, niente bambole o videogames. E ogni anno osservava i suoi amici e compagni di scuola giocare tra loro coi loro regali.
    Eppure non era mai stata una bambina cattiva, no? Cioè si, forse qualche marachella l'aveva fatta di tanto in tanto. Ma era anche vero che Babbo Natale non le aveva mai portato nemmeno del carbone. Forse era indeciso, forse non era stata abbastanza buona. E allora decise che sarebbe stata ancora più buona per l'anno dopo. Ma i regali non arrivavano mai.

    Fu così che un anno scrisse di suo pugno, con penna blu e carta vera, una lettera a babbo natale dove lo supplicava di venirla a trovare, di spiegarle come mai non le aveva mai dato ne carbone e ne regali. Si era forse dimenticato di lei? O forse era stata così cattiva da non meritare nemmeno il carbone? "Solo questo ti chiedo e, quando mi avrai risposto, se sarò stata troppo cattiva non ti disturberò più, lo prometto".

    E fu così che la notte della vigilia qualcuno le tirò i piedi durante la notte. Quando si svegliò, trovò davanti a se un buffo elfo, vestito di verde e bianco e rosso, con campanelli e orecchie a punta e barba grigia. Con gli occhi colmi di meraviglia, la bambina non riusciva nemmeno a parlare. ma non ce n'era bisogno.
    L'elfo le mostrò la sua stessa letterina, dicendo che Babbo Natale l'avrebbe accolta nella sua casa al Polo Nord, che era un vecchio stupido e che avrebbe avuto sincero piacere nell'accoglierla. Le chiedeva, con grande umiltà, un occasione per farsi perdonare."E io sono Fimbulwinter. Molto piacere, signorina." Disse, con un sorriso.
    Senza nemmeno pensarci due volte, la bambina salì a bordo della slitta, a notte fonda, vestita solo del suo pigiama, e partì attraverso la siepe per arrivare nelle terre innevate di babbo natale.
    Atterrarono in uno spiazzo di un bosco innevato, dove una casetta di legno coperta di neve mandava in cielo, dal suo buffo camino, nuvole di fumo grigio. C'erano pali di bastoni di zucchero bianchi e rossi, un pupazzo di neve, vischio e ghirlande e luci di natale colorate. Senza nemmeno chiedere il permesso, la bambina entrò nella vecchia casetta. Era illuminata da un grosso fuoco che ardeva nel camino, e un sacco di elfetti ed elfette si girarono a guardarla, come se la stessero aspettando.

    "Eccoci qui, finalmente!" Disse allegramente l'elfo che l'aveva portata fino a li.
    "Dov'è? Dov'è Babbo Natale?" Domandava felice la bambina, ma nessuno le rispondeva. Si limitavano a sorrisi forse un po di scherno. E piano piano, la bambina cominciò a sentirsi a disagio.
    "Non c'è nessun babbo natale." Disse poi l'elfo, con aria tronfia. "Beh, non qui almeno. L'unico motivo per cui ti ho portata qui, è perchè ci serve una mano."
    "Eh? Ma io..."
    "Shht! Ci serve della manodopera per gestire la fabbrica."
    "Già! Qualcuno che ci dia da mangiare!"
    "E che pulisca le nostre mutande sporche!"
    "E che lavi i pavimenti e rifaccia i nostri letti!"
    Gli occhi della bambina si stavano già colmando di lacrime. "Non piangere bambina. Era quello che volevi, no? Sei assunta. E a tempo indeterminato!"
    Passarono anni. O forse mesi? Difficile dirlo in quel luogo, dove il tempo andava avanti e indietro, sopra e sotto. Non sarebbe il caso di descrivere le sevizie delle Fate crudeli, ma una in particolare va narrata, tra le tante. Di notte, di tanto in tanto, gli "elfi" la portavano in una stanza buia buia, dove trasformavano con la loro malia il suo corpo. La "aggiustavano", dicevano.
    Ritornò a casa quando, dopo quelli che erano sembrati anni, i folletti abbassarono la guardia quel tanto che le permise di scappare a gambe levate, senza guardarsi più indietro.



    DESCRIZIONE ASPETTO UMANO:

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    Alice è una bambina come tante altre: ha la pelle chiara e gli occhi verdi, labbra piene e corpo snello. I suoi capelli sono castani e lunghi sino alle spalle, tagliati in maniera poco curata. Ha una voce strana, tipica degli adolescenti in fase di cambiamento. Generalmente timida, ha delle abitudini strane e tende principalmente a isolarsi. Quando prende confidenza però, sa essere vivace forse fino all'esasperazione. Piuttosto carina, è vestita però con abiti logori e sporchi.


    DESCRIZIONE SIMIGLIANZA

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    Il suo Kith da androide lascia intendere quale fosse la sua mansione oltre la siepe. Quando si manifesta o è vista da un altro Changeling, la bambina ha l'aspetto di un bellissimo balocco di legno finemente decorato, con braccia a molla e colori vivaci.
    Celeste Cuordivischio ha sempre l'aspetto di una undicenne. I tratti del viso si fanno però più affilati e precisi. La pelle assume un colorito biancastro e al tatto può ricordare legno finemente levigato. I capelli diventano bianchi in maniera innaturale, così come le sopracciglia e la pelle. Sul viso, precisamente sul nasino, il mento, le gote e la fronte, ci sono spirali decorative di un rosso allegro. Altre di queste spirali sono sui gomiti e le ginocchia, e in altre parti sul tronco. Le sue braccia sono sottili sottili, di un materiale elastico simile alla plastica, circondati da grossi e spessi anelli di legno di svariati colori. Le mani sembrano "attaccate" a queste molle, di dimensioni normali rispetto invece alle braccia, più sottili. Quando muove le braccia in modo che gli anelli si separino tra loro, si possono notare le molle al di sotto di essi.

    Edited by Lies - 6/1/2015, 01:05
     
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    trave portante del gioco

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