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Maeve mago.
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Maeve si avvicina al collega, prende un incensiere, spezzetta alcune erbe e le pone nella ciotola, toglie di tasca un carboncino e i fiammiferi. Pone tutto a est del cerchio, abbastanza lontano da centro del cerchio perché potessero non stare abbracciati, ma non troppo lontano da creare un cerchio troppo grande e non gestibile.
Prende un secchio che era servito per i lavori di ristrutturazione e guarda Ettore: "Non hai qualcosa di meglio? Chiamare gli spiriti dell'acqua con questo secchio, mi pare di insultarli. So che la diplomazia non è il tuo forte, ma uno spirito arrabbiato non è uno spirito collaborativo." fa una pausa per dargli tempo di metabolizzare poi prosegue "Non vogliamo spiriti offesi, vero?"
Mentre attende una risposta cerca con lo sguardo qualcosa che possa fungere da candela, per la terra non mancano sassi e macerie che possano servire bene allo scopo, deve solo individuare un sasso un po' più presentabile degli altri...
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Il dono(Quando la pazienza paga) |
