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STRUTTURA INTERNA DEI GUARDIANI DELLA SIEPE
I Custodi hanno un’organizzazione rigorosamente irreggimentata, il ruolo di ogni changeling all’interno dell’organizzazione è accuratamente assegnato e le gerarchie di rango sono determinate rapidamente. Al gradino più basso troviamo i cosiddetti Cadetti Guardiani, composti da changeling che sono disposti a lavorare con i Guardiani, ma non hanno né le capacità o il desiderio di unirsi in realtà l'ordine. Molti di questi Cadetti prestano il giuramento di segretezza, coinvolgendo sé stessi negli affari dei Guardiani, senza mai completamente farne parte. I Cadetti includono anche più di qualche mortale affatturato, alleati dei Guardiani che hanno avuto esperienze con i fatati e che desiderano prendere parte limitatamente alle loro attività. Questi mortali in genere si occupano delle questioni sul lato mortale della Siepe, visti i reali pericoli di entrare in essa, ma sono in grado di fornire una unità di potente supporto in caso di guai seri.
In ogni Libero Dominio in cui operano, i Custodi si organizzano in una base, avvalendosi dei cadetti in base alle esigenze e permette ad alcuni di loro l'accesso alle forniture dei Guardiani. Ogni base è sotto il comando di un Signore delle Spine o Signora delle Spine, che dà ordini agli altri titolati per diritto a seconda delle necessità. Ogni base include anche una Capitano d’Arme, un Quartier Mastro, e un Ambasciatore/Araldo. I compiti del Capitano sono di catalogare i nemici che i Guardiani incontrano, per imparare quello che possono circa la Siepe locale. Il Quartier Mastro gestisce, le forniture, le coordinazioni con le altre basi, e le questioni del personale. Infine, l’Ambasciatore o l’Araldo guardano al reclutamento, alla cooperazione con gli altri titolati o con le altre grandi Corti locali nel loro complesso. Tutti i Custodi che non rientrano tra questi ruoli sono soldati generali, anche se possono fornire supporto ai ranghi superiori, se necessario. Non è raro che un Capitano o un Quartier Mastro abbia assistenti cadetti, ma questi non hanno mai il permesso di accedere ai più alti segreti custoditi dagli ufficiali.
Nelle zone dove non sono presenti sufficienti Guardiani per coprire tutti e quattro i ranghi, non è raro trovare ranghi che coprono funzioni miste; il Capitano d’Arme diventa il Quartier Mastro, o il Signore delle Spine assume il ruolo di Ambasciatore. In questi casi, i Custodi cercheranno di reclutare in modo massivo; sono generalmente a disagio con meno di sei Guardiani attivi in una base, anche se spesso devono prendere quello che possono ottenere. Di tanto in tanto, il Signore delle Spine sarà anche il capo di una Corte Locale, nel qual caso il Guardiano, è generalmente integrato molto bene nella politica della Corti locali.
Ogni base coordina le sue azioni con una base centrale, che è attualmente gestita dal fondatore del Titolo, il Re della Siepe. I dettagli esatti sulla posizione della base rimangono segreti; i Guardiani non vogliono rischiare che una Patrizio infiltrato scopra troppe informazioni e lanciare un attacco che taglierebbe fuori l'organizzazione dei Guardiani. In definitiva, ciò che il Re della Siepe afferma, è che non si sono ancora registrati incidenti del genere in una base per recidere completamente i suoi legami con l'organizzazione centrale. In pratica, però, le singole basi hanno una grande quantità di libero arbitrio gestendo le condizioni locali come meglio credono, e il Re della Siepe interviene raramente.
Signore delle Spine
Nome changeling: Monolite
Nome Vero: Simone Arena
Capitano d’Arme
Nome changeling: Stella del Vespro
Nome Vero: Arianna Basile
Quartier Mastro
Nome changeling: Artiglio Bianco
Nome Vero: Daniele Ferrante
Araldo
Nome changeling: Scaglia
Nome Vero: Salvatore Piras
Guardiani
Nome changeling: Serpentario
Nome Vero: Danilo Serra
Guardiani
Nome changeling: Fuoco Fatuo
Nome Vero: Stefano Rossi
Cadetto
Nome changeling: Sir
Nome Vero: Serena ValenteSTRUTTURA DELL'AVAMPOSTO
L'avamposto dei Guardiani è posto in un Interstizio su di un sentiero tra i Rovi che collega Arona con il Giardino Botanico di Novara. Ha un aspetto di una grande struttura in legno e in pietra a due piani. Una scala in pietra che sale su due lati fino ad una porta in legno massiccio al secondo piano. Una struttura difensiva simile a lunghe lance e spine lunghe oltre 30 cm, si trova avanti all'ingresso chiudendo così la struttura nei rovi della Siepe.
Dimensione 3
Amenità 2
Porte 3
Protezione 3
Edited by Architetto Oscuro - 2/5/2016, 15:52
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Dopo il tempo passato nel mondo dei mortali, Diana, l'avvenente Pulcherrima dalla fragranza che ricordava profumi esotici e dimenticati, si accingeva a varcare nuovamente la cortina di spine della Siepe. Guardandosi intorno, circospetta non voleva assolutamente che qualche sguardo indiscreto la scorgesse proprio mentre la maschera si sgretolava piegandosi alle antiche leggi di Arcadia.
Nessun umano era nelle vicinanze e così con uno slancio varcò il Cancello, verso il suo Custode, il Signore dai Mille Volti.
Come previsto la maschera andò in frantumi e Diana assunse il suo normale aspetto. Quella era la sua vera forma.
Al suo passaggio piccoli boccioli di Habenaria radiata si schiusero rivelandone la meravigliosa infiorescenza di un colore rosso intenso, quasi viola. La siepe intorno assumeva toni caldi e profumi delicati con la sensazione tangibile di proseguire sempre più in profondità nella rete intricata di Spine. Ma Diana sapeva dell'inganno e proseguì solerta lungo il tortuoso sentiero. Dopo aver coperto buona parte del tragitto, arrivata quasi alla fine, l’aria deflagrò di un suono grave e profondo. Sembrava il suono emesso da un trombone, o da un corno…
MOOOOOOOOUUUUUUU!
MOOOOUUUUUUUUUUU!
La siepe ora perse tutta quella fragranza sensuale e le stravanganti infiorescenze che lasciava dietro di se, avvizzirono velocemente tingendosi di un colore nero come la pece.
Il silenzio calò immediatamente lungo la strada. Gli uccelli smisero di cinguettare. Uno stormo prese a volare lontano. Nessun rumore mentre il sentiero veniva ammantato di un tetro silenzio. Solo degli ululati ruppero la quiete. Ululati che si facevano sempre più vicini proprio nella sua direzione…
Edited by Architetto Oscuro - 2/5/2016, 00:45. -
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Il cambiamento di ambiente che la circonda lascia Diana alquanto perplessa. Non ricordava un cambiamento del genere quando si era allontanata dall'Arcadia. Quando se n'era andata per volere del suo padrone. Temeva che questo significasse che non la voleva più. O che stava sbagliando strada e non si stava recando al suo bel giardino. Si chiedeva anche se fosse la cosa giusta tornare indietro: in fondo avrebbe potuto allontanarsi e costruirsi una nuova vita. Poi pensava al suo giardino, al suo padrone che così profondamente venerava e amava e forse, forse voleva tornare. Ma il suo padrone si fidava di lei, l'aveva allontanata affidandole un compito. E lei quel compito l'aveva svolto. Diligentemente.
Non tremare di fronte alla Fata nella sala era stato difficile. E forse la Fata se n'era accorta, forse no, in fondo era stata brava, aveva scosso le fronde come a volersele sistemare.
Gli altri erano stati gentili con lei. Tutti lo erano stati. Ma in quella sala c'erano creature inquietanti: creature che erano splendidi cadaveri, altre creature che erano belli come leoni. Selvaggi e incontrollati. Non sapesse se doveva raccontare anche questo al Signore dei Mille Volti.. -
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Proprio ad una trentina di metri verso l'uscita, un rumore di rami spezzati e un urlo disperato svelarono la presenza di una donna che con il volto contorto dal terrore correva in direzione di Diana.
La donna dalla pelle argentea come la luna cadde rovinosamente a terra e quando si accorse dell'altra perduta, tese le braccia insanguinate verso Diana e urlò: AIUTO! AIUTO! AIUTAMI TI PREGO! SCAPPA!
Dietro di lei delle ombre presero la forma di due grandi lupi. Il corpo sembrava essere della consistenza di un fumo nero e denso e in mezzo a quella che doveva essere la loro testa due punti scintillavano di un colore rosso acceso, simile alla fiamma viva. Ora ringhiavano mostrando una fila di denti mortali mentre affondavano le zampe artigliate nel terreno.
La perduta si voltò allungando la mano sinistra verso le bestie che la stavano inseguendo, come se quel gesto bastasse a salvarla. Con un ultimo gesto disperato il suo corpo cominciò a irradiare una luce bianca e fredda dai riflessi bluastri.
Con un ringhio un lupo scartò di lato perdendo quasi l'equilibrio a causa della forte luce accecante, mentre il secondo con un balzo atterrò la ragazza.
TI PREGO NO!
Un icore nero colava dalla bocca del lupo che la serrò senza pietà sulla gola della ragazza, strattonandola con rabbia.
La luce bianca della fanciulla cominciò ad attenuarsi fino a spegnersi del tutto; uno sguardo vacuo, con gli occhi sbarrati dal terrore trapassò quello attonito di Diana.
Edited by Architetto Oscuro - 3/5/2016, 10:59. -
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Diana sapeva di essere stata vista. Non poteva essere altrimenti. Non capiva come fosse possibile che attaccassero la ragazza e non lei. Nonostante ciò le venne istintivo confondersi con le altre piante che erano nella siepe, certo lei era nel suo splendore, mentre le piante dopo il passaggio dei due "cani" non lo erano altrettanto, ma insomma erano queste le sue intenzioni. L'immagine degli occhi della ragazza le perseguitava la mente. . -
.SPOILER (clicca per visualizzare)fai un tiro:
A) Prontezza + Autocontrollo
B) Prontezza + Sotterfugio +3 (bonus equipaggiamento dovuto per la tua Simiglianza che potrebbe passare "normale" in un ambiente ricco di piante -3 (malus imposto per una situazione critica da esito incerto). Questo è un tiro contrastato, ti posto i risultati qui sotto per entrambi i lupi.
LUPO 1: 3 successi
2016-05-03
19:46:12 Flag of: Italy pillaging aspid 6 (1d10)
2016-05-03
19:46:04 Flag of: Italy pillaging aspid 1 4 4 6 6 8 8 10 (8d10)
LUPO 2: 2 Successi
2016-05-03
19:45:54 Flag of: Italy pillaging aspid 2 3 4 4 5 7 8 9 (8d10). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)A) Prontezza + autocontrollo = 3+ 2= 5
2016-05-03
20:08:17 Flag of: Italy pillaging monkey 2 3 5 7 10 Diana 1 (5d10)
2016-05-03
20:09:12 Flag of: Italy pillaging monkey 8 (1d10) 2 successi
B) Prontezza +sotterfugio= 3+ 2 (+3 -3) = 5
2016-05-03
20:09:52 Flag of: Italy pillaging monkey 2 5 6 6 9 (5d10) 1 successo. -
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Basta Mangiaferro, urlò una voce.
Ora Diana poteva vedere bene il lupo che sentendo il suo nome si voltò verso la voce mostrando la testa. Un lungo squarcio deturpava la faccia che metteva in mostra parte dell'osso della mascella e saliva fino all'occhio.
Mangiaferro si mise accanto alla vittima leccandosi il muso insanguinato.
Un uomo con un largo cappuccio ammantato da un lungo mantello lacero e sporco si avvicinò al cadavere accompagnato dal secondo lupo. Ma quello che colpì la perduta pulcherrima fu la maschera che indossava lo straniero. Gli copriva tutto il volto e non aveva i consueti fori di una maschera. In oltre sembrava che fosse fatta di un materiale cangiante.
Lo straniero accarezzò Mangiaferro e parlò con una voce metallica. ottimo lavoro. Lui ne sarà contento, poi si chinò sulla vittima allungando una mano sul suo volto e con le dita ne studiava le forme come se stesse plasmando un blocco di argilla. Poi sfoderò un lungo pugnale calandolo più volte sul petto della morta. L'altro lupo invece cominciò ad annusare l'aria mentre i suoi occhi fiammeggianti puntavano in direzione di Diana. Continuò a fiutare il terreno serpeggiando sul sentiero avvicinandosi pericolosamente a Diana finchè non cominciò a ringhiare.
Quando sentì il lupo ringhiare, lo straniero si voltò di scatto e Mangiaferro si unì correndo al suo compagno.
Spaccaossa cosa hai sentito?
I lupi ora cominciavano ad abbaiare furiosamente.
C'è qualcuno? Disse la voce metallica avvicinandosi agli animali con il pugnale in mano intriso di sangue.
Esci fuori, o ti farò sbranare dai mie lupi!. -
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"Sono qui, eccomi"
Diana mosse un passo in avanti, mantenendo la sua forma arborea. Passava lo sguardo alternativamente dai due cani al loro padrone.
Si chiedeva se le sue spine da rosa fossero una valida difesa, quasi quasi ne dubitava....
Il Sentiero Perduto |
