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Maestro di Cerimonie
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Basta Mangiaferro, urlò una voce.
Ora Diana poteva vedere bene il lupo che sentendo il suo nome si voltò verso la voce mostrando la testa. Un lungo squarcio deturpava la faccia che metteva in mostra parte dell'osso della mascella e saliva fino all'occhio.
Mangiaferro si mise accanto alla vittima leccandosi il muso insanguinato.
Un uomo con un largo cappuccio ammantato da un lungo mantello lacero e sporco si avvicinò al cadavere accompagnato dal secondo lupo. Ma quello che colpì la perduta pulcherrima fu la maschera che indossava lo straniero. Gli copriva tutto il volto e non aveva i consueti fori di una maschera. In oltre sembrava che fosse fatta di un materiale cangiante.
Lo straniero accarezzò Mangiaferro e parlò con una voce metallica. ottimo lavoro. Lui ne sarà contento, poi si chinò sulla vittima allungando una mano sul suo volto e con le dita ne studiava le forme come se stesse plasmando un blocco di argilla. Poi sfoderò un lungo pugnale calandolo più volte sul petto della morta. L'altro lupo invece cominciò ad annusare l'aria mentre i suoi occhi fiammeggianti puntavano in direzione di Diana. Continuò a fiutare il terreno serpeggiando sul sentiero avvicinandosi pericolosamente a Diana finchè non cominciò a ringhiare.
Quando sentì il lupo ringhiare, lo straniero si voltò di scatto e Mangiaferro si unì correndo al suo compagno.
Spaccaossa cosa hai sentito?
I lupi ora cominciavano ad abbaiare furiosamente.
C'è qualcuno? Disse la voce metallica avvicinandosi agli animali con il pugnale in mano intriso di sangue.
Esci fuori, o ti farò sbranare dai mie lupi!
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