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Drakegem.
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In cucina lo spazio non è mai abbastanza.
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In cucina Stefania, ancora in pigiama, è seduta sullo sgabello con una gamba accavallata e sta distrattamente sbrocconcellando un croissant, mentre è assorta nella lettura, tanto da non accorgersi dell'ora che si è fatta. Ogni tanto sorseggia il caffè anche se, a vederla, viene il dubbio che il caffè nella tazzina sia finito da un pezzo. SPOILER (clicca per visualizzare)Se Manlio arriva in cucina, non si accorgerà della sua presenza a meno che lui non la chiami o si avvicini abbastanza da toccarla, se Manlio farà ciò, potrà anche riconoscere in ciò che legge la moglie, il libro che sta cercando.. -
Drakegem.
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SPOILER (clicca per visualizzare)1) precedente: stanza mia e di mia moglie
È stonato, non ha dormito bene, entra in cucina, la luce accecante passa dalle ampie vetrate, passa vicino lei, le bacia in fronte, ha ancora i. Dosso il suo pigiama, < che sonno, devo raccontarti cosa ho sognato, ha a che fare con quel libro che abbiamo trovato, in biblioteca, a proposito, lo hai visto? ma cosa stai leggendo? > si siede accanto a lei, Posa un braccio sul tavolo e la guarda sorridendo
Edited by Manlio Luxincertus - 13/2/2013, 03:48. -
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"Eh? Uhm, Ciao!" Risponde al bacio con un'alone distratto... "Il libro? Intendi questo?" Appoggia il braccio sulla pagina e lo tiene come segnalibro. Chiude il libro (col braccio dentro) mostrando la copertina. E' il libro che Manlio cercava.
Alza gli occhi verso l'orologio che è in cucina per vedere l'ora e trasale "Ma è già così tardi!?! Sto leggendo da tre ore ormai e mi paiono tre minuti!"
Poi vede la faccia stravolta del marito, ricorda vagamente le parole che lui le ha rivolto mentre leggeva e chiede:
"Cos'hai sognato?". -
Drakegem.
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< mia madre, era difronte a me, poi gli alberi laceravano casa, e sangue, ovunque> agita le braccia mimando le movenze di quei rami che volevano prenderlo, poi la sua attenzione cade su di lei, sul libro < perché lo stai leggendo? Hai notato il simbolo della copertina? A te cosa sembra? > . -
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Lo ascolta mentre racconta del sogno e pensa se possa essere dovuto alla cena della sera precedente, esclude l'ipotesi...
Quando lui le chiede del libro fa spallucce e risponde:
"L'ho trovato questa mattina... mi sta appassionando..." Poi riguarda la copertina e la osserva con attenzione, probabilmente è la prima volta che lo fa...
"Cosa mi sembra? Mah... un drago, forse... o una bocca... Perché?" Le pare strano l'interessamento del marito per quel simbolo, non le pare nulla di strano.
Da un paio di colpi di tosse... "Sono senza vestaglia, va a finire che mi ammalo". -
Drakegem.
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La tosse di lei come eco gli fa ritornare la memoria alla precaria salute di sua madre nel periodo coinciso con la lettura di quel libro < forse la lettura ti ha sfiancato troppo, adesso posalo, sarai stanca, su dammi> porge la sua mano invitandola a dargli il libro, <è da molto che non ho più avuto modo di leggere quel libro, non ricordo più molto bene le storie al suo interno, qualcosa ti ha colpito nella trama? Riguardo al simbolo non saprei, ogni volta che lo guardo mi sembra una cosa diversa, un simbolo , un volto, o qualsiasi altra cosa, tu per esempio hai visto un drago o una bocca, e non ti sembra strano che non vi sia nessun riferimento su chi l'abbia scritto, di chi sia l'editore o qualsiasi altro riferimento, le uniche scritte sono solo quelle della storia, e quello strano simbolo sulla copertina che lo si incontra spesso nel libro.>
Edited by Drakegem - 1/2/2013, 12:30. -
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"Umh, è strano, magari è un'autoproduzione... Sai il classico tipografo che stampa la storia di un amico/ familiare, per farli un favore e questo la distribuisce agli amici o ad un circolo letterario... sai, cose così..."
Riflette alle domande di lui poi, un po' dubbiosa:
"La trama no... ma è l'atmosfera... non è il mio genere, ma...non riuscivo a staccarmi ugualmente, è strano... "
Pensa al simbolo e chiede d'un tratto... "Ma scusa, se tu l'hai incontrato spesso nel libro, io non ancora perché l'ho iniziato da troppo poco evidentemente, in che contesto era nel libro? era il simbolo di un gruppo, era su una porta, era il simbolo di cosa?SPOILER (clicca per visualizzare)Ti do la risposta che Stefania non può avere: era il simbolo inciso su una porta che i personaggi tentano di aprire per tutto il libro e non riescono. I personaggi del libro cercano per tutto il racconto il modo di varcare quella soglia e quindi cercano di trovare il modo, con chiavi, forzandola, con incantesimi, facendo viaggi per farsi consigliare dall'indovino di turno ecc...SPOILER (clicca per visualizzare)sulla sensazione sono stata vaga perché non sappiamo ancora se sia paura o dolore, in ogni caso frustrazione va bene con entrambe!. -
Drakegem.
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Le parole di lei, una porta, si una porta. Ritorna nella sua mente la voce di sua madre mentre legge una storia del libro, sono disteso nel letto e lei è seduta accanto a me, ponendolo in modo che io potessi vederne le illustrazioni, ed in quella dove stava leggendo vi era una ragazza ed un gigante davanti una porta dove al posto della maniglia vi era inciso nel legno ed attorno alla serratura il simbolo visto in copertina, <”smettila , smettila, non vedi che è chiusa? Coi pugni non puoi aprirla”, disse la ragazza, "guarda vedi quel buco?" L’omone incuriosito smise di colpire la porta e si inchino a guardare la grande serratura, ma accanto ad esso non vi era una maniglia, ne un pomello, ma vi era qualcosa inciso tutto attorno ad esso, “è sicuramente la sua faccia” ripeté la ragazza all’omone, “vedi com’è grande quel buco? È grande quanto il tuo dito” la ragazza spostò il volto dell’omone per far posto al suo, per guardarvi dentro, le sue manine poggiavano sul legno della porta, i suoi occhi guardavano dentro la serratura, “vedo una luce”, ma sottile era la luce, come lo è una candela in fondo al tunnel , le sue mani sfioravano quell’incisione fino a toccare fin dentro la serratura, provò ad infilare le sua mano destra, ma tanto grande era il buco e tanto era profondo che vi entrò anche il braccio, ma niente, non trovava il fondo, la ragazza frustrata chiese al gigante, “ il tuo dito è più lungo del mio braccio, prova tu” la ragazza sfilò il braccio facendo posto all’omone che si piegò davanti alla porta, con il suo occhio guardò nel buco per essere sicuro di non trovarvi nulla, e mentre lentamente infilava il suo dito indice sinistro “AAHII”> mia madre urlò, tolse la mano sinistra da sotto il libro e si porto l’indice in bocca, <ahi!> ripeteva mia madre, chiuse il libro e nella copertina vide nel simbolo in corrispondenza dove nell’illustrazione vera la serratura il suo sangue, che lo sporcava.
Ora la mia mente ritorna a mia moglie <ah si, è una porta, o meglio lo si incontra inciso su una porta, puoi notarla nelle illustrazioni del libro> all’unga un braccio per prendere un biscotto dal vaso al suo fianco, nel bel mezzo del tavolo, <buoni questi biscotti, dove hai detto di averli comprati?>. -
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"Ah, ecco... vedi che un senso ce l'ha?" Guarda la copertina ancora una volta e fa una smorfia... "Una porta..."
Poi risponde all'ultima domanda...
"I biscotti? Ma sono un regalo di un cliente... sai quello con la nonna di 106 anni? Ecco, ci ha portato un pensiero per ringraziarci del servizio reso alla nonna... sai la corona speciale? Ecco credeva l'avesimo ordinata noi...In realtà non so da dove provenisse, cioè ce ne siamo occupati noi, ma è di un amico, un parente... non so sulla fattura il nome non era chiaro... fatto sta ed è che non siamo riusciti a risalire al cliente...". -
Drakegem.
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( 106anni, aveva sorpreso anche me la reverenda età raggiunta da quella donna) pensa col dire di Stefania mentre mangia un secondo biscotto, < già è vero non riuscimmo a trovarlo, ma sentì, il ticket del Pacco postale con cui sono arrivati i biscotti , è in ufficio insieme agli altri, vero? Ho un'idea> guarda all'esterno verso la finestra, il suo sguardo sfoca l'immagine del volto di sua moglie , che è concentrata sul libro, per mettere a fuoco gli alberi che si vedono dietro di lei, oltre la finestra, < ma che..> si alza , poggia la mano destra sulla spalla destra di lei, la sfiora in realtà, avanza fino alla finestra, poggia l'avambraccio sinistro sul vetro, si avvicina fino a quai toccarla col suo volto corrugato, apre la finestra e si affaccia, appoggia le mani nella ringhiera < avrei giurato di aver visto...> dice sottovoce, e confuso ritorna da Stefania.
< ascolta ora vado su, in stanza a cambiarmi, se per ora ti serve il libro, potresti farmi il favore di portarlo più tardi, quando avrai finito,sulla mia scrivania , in ufficio?>SPOILER (clicca per visualizzare)Dopo la tua risposta mi sposto nuovamente in stanza da letto, per poi andare in ufficio. -
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"In realtà no, ma sappiamo chi ha portato i biscotti, è venuto il cliente stesso... quello che non sappiamo è chi abbia mandato la corona speciale... e quando il cliente è venuto a ringraziarci portandoci i biscotti, abbiamo cercato di capire insieme chi era il misterioso donatore di corona. Nome illeggibile sulla fattura, spero non sia un problema quando dovremo fare la dichiarazione... "
Lo guarda alzarsi, stranita, sa che la casa ha un buon impianto di sicurezza, quindi o il marito ha visto un animale o ha seriamente bisogno di un bel sonno.
"Sì, te lo porto io... Poi vado a farmi un bel bagno caldo". -
Drakegem.
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è in piedi davanti al bancone, le sue mani poggiano su di esso, le braccia dritte, ed il capo chino, <ricordo che abbiamo fatto delle foto alla corona, oltre a tutto il resto, dovremmo avere l'album fotografico del funerale, voglio vederlo, più tardi andrò in ufficio a dargli un'occhiata, hmmmm la fattura, si la firma era illeggibile, ma non preoccuparti, non corriamo rischi, il documento è originale, voglio vede quella firma> stira le braccia in alto, e sbadiglia, è ovviamente stanco, da un bacio in fronte alla moglie, e la lascia alla su lettura, ormai è ora di prepararsi, ha fatto un po' tardi oggi, ha molte carte da controllare in ufficio SPOILER (clicca per visualizzare)2)Si sta recando nella sua stanza da letto, la storia continua li. Clicca QUI'
Edited by Manlio Luxincertus - 28/3/2013, 13:18.
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