Stanza mia e di mia moglie Stefania

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  1. Drakegem
     
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  2. Drakegem
     
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    0)inizio


    È un incubo, si ne sono sicuro, non potrebbe essere altrimenti, non sto fermo nel letto, mi agito, sudo, ogni tanto apro gli occhi, mia moglie dorme, è tranquilla, ritorno a dormire. È notte, e nel vento che ulula, gli alberi allungano i loro rami, che come mani grattano, lacerano il tetto di casa, cercano di entrare attraverso le finestre aperte, di toccarmi con le loro dita, dormo ma in qualche modo vedo me stesso agitarmi nel letto, i rami si avvicinano, grattano il pavimento, toccano il letto. Piove e da un po', le finestre sono aperte, sta bagnando il pavimento e quelle orrende dita di legno stanno insozzando le coperte del letto. Il vento che scorre attraverso gli alberi gli da vita, gli da voce, un lamento di dolore, i rami come artigli si ritirano lacerando le coperte, il pavimento, il tetto, la pioggia lava quelle ferite, riversando sangue misto ad acqua nel pavimento , nella mia stanza fino a sotto al mio letto, e tra le urla cigolanti della mia casa ferita sento lei, la riconosco, è mia madre < Piccolo , vuoi che tua mamma ti legga una nuova storia?> la sua voce è seguita da un tuono così forte la cui luce inonda tutta la casa pulendola da quel sangue riportando gli alberi e la casa nuovamente nel silenzio. Mi sveglio spalanco gli occhi e vedo davanti al letto mia madre, con un passo entra nella stanza attraverso la finestra e tra un lampo e l'altro alza le braccia verso di me, mi alzo e vado da lei e mi abbraccia, è più alta di me, le sue mani accarezzano i miei capelli, sembra che io sia alto come quando la persi, anche i vestiti di lei sono gli stessi di quando la vidi per l'ultima volta, quando da bambino vidi il prete chiudere la sua bara. <hai ancora paura dai lampi come da bambino? Ma non dovresti, guardati che bell'ometto ti sei fatto> alzò il volto per guardarla, è lei ,bellissima ,mi accarezza il volto, un nuovo lampo, una nuova luce purificatrice, vedo il nostro riflesso nello specchio, io adulto ... ma lei ... un corpo decomposto e marcio come le sue vesti che mi accarezza e abbraccia.
    Mi sveglio, questa volta realmente, è la prima volta che sento battere il mio cuore senza aver bisogno di toccarmi il petto con mano, non c'è più lei in stanza, solo la pioggia che entra in stanza, il vento che agita le tende, gli alberi, ci sono, ma al loro posto, è incredibile, ma come fa, dorme, ha veramente il sonno pesante Stefania. Ho solo un attimo per prendere fiato, toccarmi con la mano destra la fronte sudata, per rendermi conto di tenere l'altra mano su qualcosa, mi volto a guardare, non credo ai miei occhi, quel libro, come fa ad essere sul mio letto, aperto, con la mia mano posata sulla sua prima pagina, e tra i lampi che alternativamente lacerano l'oscurità della stanza riesco a leggere le prime parole che il mio indice sta segnando <c'era una volta>.

    Edited by Manlio Luxincertus - 13/2/2013, 03:20
     
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    trave portante del gioco

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    Stefania si gira nel letto, mugugna un "metti il libro sul comodino..." per poi voltarsi nuovamente e dare a Manlio la schiena.

    E' notte fonda e la sveglia sul comodino segna le 3 e mezzo, a parte i lampi e il vento, la casa è immersa nel silenzio...
     
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  4. Drakegem
     
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    < si cara> sposto la mia mano sinistra dalla pagina, chiudo il libro, ed <ahi!> nel passare la mano sulla copertina mi taglio, alzo il dito per portarlo in bocca, delle gocce di sangue cadono sul simbolo della copertina già macchiato dal mio sangue, mi chino per osservarli meglio, sembra un volto che con la sua bocca piena di sangue , il mio sangue, mi sorride con una smorfia, (adesso ho le allucinazioni, volto , bocca, ho sonno.) , tolgo il libro dal letto e mi rimetto a dormire. È già giorno , Stefania non è più nel letto ( starà facendo colazione, ho una fame, ci vuole dopo questa brutta nottata). Mi alzo, sono in pigiama, osservo il pavimento in cerca di segni, guardo sotto il letto ( niente sangue) cerco nel pavimento ed all'esterno della stanza, sul balcone( niente segni sul legno, che stano, sembrava tutto vero), gli alberi sono sempre stati, dove li ha fatti piantate mio padre. Non ottenendo nulla dalla mia ricerca giro verso il comodino per prendere il libro( dove sei?!) non lo trovo, apro i vari cassetti, (giuro di averlo messo li, ) penso tra me e me. Ancora un po' insonnacchiato e molto affamato mi reco in cucina, dove spero di trovare mia moglie cucinarmi la colazione, e di farmi dire dove sia finito il libro nel caso L'abbia preso o visto lei.


    1)La scena continua in cucina. Clicca QUI'


    Edited by Manlio Luxincertus - 28/3/2013, 13:14
     
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  5. Drakegem
     
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    2) precedente: cucina

    è davanti la porta della stanza da letto, con la mano destra afferra la maniglia, sblocca la serratura e mentre apre la porta di stanza, per un attimo rivede nello spiraglio che l'apertura lascia intravedere la scena sognata dei rami degli alberi dentro la stanza che vengono spazzati via dalla luce del fulmine, seguiti dalla figura della madre che lo chiamava. Manlio chiude gli occhi, con la mano sinistra li strofina, gli fanno un po' male, ma come li riapre rivede la sua stanza, con la luce del giorno che entra vigorosa dalle ampie finestre.
    (che succede, adesso rivedo il sogno, devo aver dormito davvero male) pensa mentre si avvicina al suo armadio, lo apre e mentre osserva i vari vestiti al suo interno da scegliere, sente una leggera pressione sulla spalla destra, come di una mano fredda, che come aria gelida scivola su di essa,<manlio...> una voce a lui nota lo fa girare di scatto, il cuore è a mille <mamma..> esce dalla sua bocca ed in preda allo spavento si guarda attorno, ma la stanza è vuota, (sto diventando matto, credevo che queste allucinazioni fossero sparite molti anni fa, da quando mio padre fece sparire quel libro) la sua mente non riesce a dargli altre spiegazioni. Sarà passato un'oretta, ora si è lavato nel bagno adiacente alla sua stanza, ed ha indossato il vestito precedentemente scelto, un bellissimo completo elegante nero, con camicia nera, un vero becchino, in fondo è questa l'immagine che la gente vuole vedere di loro. ormai rinfrescato si reca al suo ufficio.

    3)La storia prosegue in ufficio. Clicca QUI'


    Edited by Manlio Luxincertus - 28/3/2013, 13:24
     
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4 replies since 29/1/2013, 10:28   120 views
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